PNRR: Umbria in prima linea contro il rischio idrogeologico, milioni di euro già investiti

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza per la mitigazione del rischio idrogeologico prosegue senza intoppi in Umbria, con risultati già tangibili

L’implementazione delle misure finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per contrastare il rischio idrogeologico sta proseguendo in linea con le tempistiche stabilite. L’assessore regionale Enrico Melasecche ha fornito un aggiornamento sui progressi compiuti in Umbria, sottolineando i risultati già ottenuti.

La Regione Umbria ha ricevuto 20.586.800 euro dal PNRR per realizzare interventi pubblici mirati alla riduzione del rischio alluvionale e idrogeologico. Il Servizio regionale per il rischio idrogeologico, idraulico e sismico ha elaborato un piano che prevede 25 interventi complessivi: 11 nell’ambito idraulico per un valore di 12.700.000 euro e 14 nel settore delle frane per un totale di 7.886.800 euro. A questi fondi si aggiungono ulteriori 4.917.000 euro di risorse regionali, per un totale complessivo di 25.503.800 euro.

Per il settore frane, l’obiettivo è ripristinare strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate, attraverso interventi mirati alla gestione delle acque superficiali e profonde, soprattutto nelle aree a rischio vicino ai centri abitati. La combinazione di morfologia del territorio e cattiva gestione delle acque rende alcuni versanti particolarmente vulnerabili, aumentando il pericolo per le abitazioni vicine.

Sul fronte idraulico, i lavori sono focalizzati sulla riduzione del rischio per le popolazioni residenti in zone ad alta densità urbana e infrastrutturale. Gli interventi mirano a ristabilire l’efficienza degli alvei dei fiumi e a consolidare le opere idrauliche esistenti, garantendo una maggiore resilienza contro future calamità naturali. È anche previsto il ripristino del corretto deflusso fluviale, con azioni di consolidamento per ridurre la fragilità delle aree già compromesse da precedenti inondazioni.

Grazie a un accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, la Regione Umbria ha assunto il ruolo di “Amministrazione Attuatrice”, delegando a Comuni, Province e Consorzi di Bonifica la gestione operativa degli interventi. Finora, tutte le scadenze e i traguardi fissati sono stati rispettati: i bandi di gara sono stati pubblicati entro il 30 novembre 2023, i contratti di appalto sono stati firmati entro il 31 marzo 2024, e i lavori sono iniziati il 15 aprile 2024.

L’assessore Melasecche ha sottolineato che tutti gli interventi hanno coinvolto territori con vincoli ambientali, archeologici e idraulici, richiedendo un processo di autorizzazione complesso per conciliare le normative con gli obiettivi progettuali.

Fondamentale è stato il supporto degli uffici regionali, che hanno fornito assistenza a Comuni, Province e Consorzi, soprattutto nella gestione delle complesse normative PNRR e nel rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm – Non arrecare danni significativi all’ambiente).

“Grazie all’assistenza tecnica e al supporto specialistico, tutti gli interventi stanno procedendo come previsto”, ha concluso Melasecche. Ad oggi, tre interventi sono stati completati, quattro sono in fase di ultimazione e i restanti verranno conclusi entro il 30 giugno 2026.

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