Negli ultimi due anni la pandemia ha imposto regole molto stingenti sulla pulizia e l’igienizzazione dei luoghi di lavoro, rendendo obbligatorie anche pratiche specifiche, come la sanificazione periodica degli spazi. Procedure, queste, che sono state inserite all’interno di appositi protocolli il cui rispetto è controllato dalle autorità sanitarie. Alcune attività, perché operanti in specifici settori o perché particolarmente attente alla salubrità dei propri locali, eseguivano già la sanificazione, ma la maggior parte si è avvicinata a questa pratica solo di recente per adeguarsi alle nuove norme. “Oggi molti parlano di queste procedure, ma non tutti sanno effettivamente come si realizzano – spiega Lodovico Marenghi, biologo, fondatore e presidente di Bios Srl, società piacentina che da oltre 40 anni opera nel campo della sanificazione – Sono due gli aspetti da tenere in considerazione per un intervento efficace: i prodotti utilizzati e le procedure di attuazione”.
La sanificazione, infatti, non è una semplice pulizia approfondita, ma un trattamento da eseguire rispettando tecniche e passaggi precisi. “Pensare di eseguire la sanificazione insieme alle normali pulizie sarebbe un errore, si tratta di attività ben distinte – sottolinea Samuele Cattadori, ingegnere edile e dipendente della società piacentina – Per questo l’ideale sarebbe affidare il compito della sanificazione ad un’impresa specializzata, capace di eseguire le procedure previste e di utilizzare i prodotti più adeguarti, anche per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano nei luoghi sottoposti ai trattamenti e l’integrità degli strumenti che vi sono inseriti”.
Senza considerare che la sanificazione eseguita deve essere adeguatamente certificata, poiché i controlli vengono effettuati proprio sulla documentazione. “Le linee guida – aggiunge Cattadori – consentono anche di effettuare i trattamenti in autonomia, ma affidarsi a dei professionisti permette di avere a disposizione tutte le certificazioni e i documenti necessari per attestare l’esecuzione dei trattamenti”. Qualità e precisione, quindi, ma anche attenzione all’ambiente, perché un’azienda specializzata in sanificazione non solo è autorizzata a utilizzare i prodotti più adatti per eseguire il trattamento, ma è anche in grado di dosarli, evitando di utilizzate troppe sostanze chimiche che possono provocare danni sia all’uomo che agli animali e all’ambiente.
La strategia migliore, di conseguenza, è diversificare, lasciando che le imprese di pulizia già attive continuino a effettuare il loro lavoro e affidando a un professionista del settore la sanificazione, qualora queste ultime non siano sufficientemente qualificate. “L’ideale – conclude Cattadori – sarebbe continuare a eseguire giornalmente la pulizia dei locali come di consueto usando prodotti anche disinfettanti oltre che detergenti e prevedere la sanificazione con prodotti specifici una o due volte a settimana, quando negli spazi non sono presenti i dipendenti”. Con una consapevolezza: affidarsi ad un’impresa specializzata ha un costo, ma non realizzare adeguatamente i trattamenti ed essere sanzionati dalle autorità nel corso di un controllo è sicuramente più dispendioso e dannoso, anche a livello di immagine.
SCOPRI DI PIÙ
Leggi l’articolo Ansa Bios Srl: “Sanificazione, affidarsi a esperti per trattamenti professionali e documenti in regola”
Visita il Sito Bios Srl
Guarda il Video