La Regione Marche, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche (Univpm), ha presentato oggi i risultati e gli sviluppi del progetto di digitalizzazione dei processi di appalto pubblico tramite l’adozione del Building Information Modeling (BIM). La transizione digitale sarà obbligatoria dal 1° gennaio 2025, come previsto dal nuovo Codice dei Contratti, per tutti gli interventi con un importo a base di gara superiore ai 2 milioni di euro.
Un progetto per la transizione digitale
Il progetto, attivo dal 2022, mira a supportare le stazioni appaltanti e gli enti concedenti della Regione Marche nella gestione digitale dei processi informativi per la progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche. Tre strumenti principali sono stati sviluppati e messi a disposizione:
- Linee Guida per l’adozione del BIM
Un insieme di documenti tecnici che uniformano e semplificano l’utilizzo del BIM, rendendolo adattabile alle necessità specifiche delle amministrazioni locali. - Piattaforma BIMMa
Un sistema di gestione dei dati digitali ospitato sull’infrastruttura regionale MCLOUD. Questa piattaforma, fornita in modalità SaaS, consente agli enti di lavorare in modo interoperabile e sicuro. - Formazione e sensibilizzazione
Programmi rivolti a tecnici e amministratori per diffondere una conoscenza capillare delle tecnologie BIM, migliorando la qualificazione degli enti pubblici come stazioni appaltanti.
La sfida della digitalizzazione negli appalti
Durante l’incontro, il prorettore Marco D’Orazio ha evidenziato i benefici della gestione digitale dei processi di appalto, sottolineando come il BIM possa ridurre incongruenze e contenziosi. “Il ciclo degli appalti è complesso e soggetto a vincoli giuridici e amministrativi. La digitalizzazione rappresenta una soluzione per migliorare l’efficienza e ridurre i ritardi”.
L’assessore alla Digitalizzazione Andrea Maria Antonini ha ribadito l’importanza di strumenti come la piattaforma BIMMa, che facilita l’accesso e la partecipazione delle imprese ai bandi di gara. “La Regione Marche si impegna a intercettare risorse per favorire la transizione digitale e garantire un accesso consapevole e inclusivo agli strumenti tecnologici”, ha dichiarato.
Un modello di innovazione regionale
Il progetto BIM rappresenta un passo strategico verso una gestione più moderna e trasparente degli appalti pubblici nelle Marche. Grazie alla collaborazione tra Regione e Univpm, è stato possibile anticipare le scadenze previste e fornire strumenti concreti per la transizione.