Superare la semplice ricostruzione e restituire edifici alle comunità con nuove funzioni sociali, educative e culturali: questa è la sfida alla base dei progetti di rigenerazione urbana presentati a L’Aquila durante la speciale tappa del Festival “Città in Scena”. Organizzato da Ance, Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma, l’evento ha messo in luce interventi che ridisegnano lo spazio pubblico e danno nuova vita ai borghi tipici dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016.
In particolare, i progetti coinvolgono piccoli e medi interventi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Tra questi spiccano: la riqualificazione di piazza Duomo e del Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila, il recupero dell’ex ospedale San Salvatore, la rigenerazione di spazi pubblici a Navelli e Spoleto, e la ricostruzione del Municipio di Cortino. In aggiunta, il restauro del teatro romano a Teramo e la riqualificazione dell’ex mattatoio di Rieti rappresentano solo alcuni esempi del grande sforzo per restituire vitalità a questi territori.
Collaborazione e sinergia istituzionale al centro del rilancio
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni, imprese e università. Per Albano Morelli, presidente di Ance Umbria, la ricostruzione dopo il sisma del 2016 non rappresenta solo un’opportunità per il recupero degli edifici danneggiati, ma anche per una rigenerazione urbana in grado di contrastare lo spopolamento delle aree interne. “È un’occasione unica per rivitalizzare e rifunzionalizzare i borghi“, ha sottolineato Morelli.
Sulla stessa linea, il Commissario per la ricostruzione del sisma 2016, Guido Castelli, ha evidenziato come la collaborazione con Ance si sia arricchita di un nuovo capitolo. “L’obiettivo è ricostruire innovando, rispondendo alle esigenze attuali delle comunità, favorendo l’aggregazione e lo sviluppo sostenibile dei nostri borghi”, ha dichiarato Castelli, sottolineando l’importanza della strategia di rilancio dell’Appennino centrale.
Sicurezza sismica e rigenerazione urbana: un binomio indivisibile
Durante l’incontro, la presidente di Ance, Federica Brancaccio, ha sottolineato come la sicurezza sismica sia una priorità fondamentale. “Non possiamo parlare di rigenerazione urbana senza considerare la sicurezza strutturale degli edifici. È necessario un approccio integrato per incentivare interventi che garantiscano sia la riqualificazione energetica che la sicurezza sismica”, ha affermato Brancaccio.
L’Aquila: un modello di rinascita post-terremoto
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha descritto come la città sia diventata un esempio di rigenerazione urbana post-terremoto. Il Progetto Case, inizialmente pensato per affrontare l’emergenza abitativa, è stato riconvertito per ospitare strutture di eccellenza come il Centro nazionale del Servizio Civile Universale e il Centro di Formazione del Corpo dei Vigili del Fuoco. “Abbiamo trasformato un peso finanziario in un’opportunità di crescita per la città“, ha spiegato Biondi.
Prossimo appuntamento: gran finale a Roma
Il Festival della Rigenerazione Urbana si concluderà con un grande evento finale che si terrà a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica, dal 4 al 6 dicembre, per continuare a esplorare le potenzialità del rilancio urbano e del recupero edilizio nelle aree colpite dai terremoti.