Negli scorsi giorni si è svolto un evento di networking per celebrare il 16° anniversario della fondazione di Umbria Aerospace Cluster. Un’occasione strategica per analizzare i progressi compiuti e delineare le prospettive future. Il Cluster, che nel 2008 contava appena sei aziende fondatrici, oggi rappresenta un ecosistema in espansione con 42 aziende associate e quattro ulteriori realtà pronte ad aderire. Complessivamente, queste imprese generano un fatturato aggregato vicino al miliardo di euro e danno lavoro a oltre 5.000 persone.
Il settore aerospaziale e della difesa occupa una posizione di rilievo su scala globale: è il settimo comparto manifatturiero al mondo, il quarto in Europa e il primo in Italia per dimensioni e rilevanza tecnologica. L’Umbria, in particolare, si distingue per i sistemi integrati ad alta tecnologia. Le proiezioni indicano che, entro il 2024, i livelli di produzione del settore regionale supereranno quelli del 2019, anticipando i trend globali. Inoltre, si prevede una crescita continua nel medio-lungo termine grazie alla partecipazione delle imprese umbre a programmi internazionali di player come Airbus, Boeing e Leonardo, nonché al loro contributo alla space economy in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Agenzia Spaziale Europea.
La missione del Cluster è favorire collaborazioni e sinergie tra le imprese associate e i grandi gruppi industriali, promuovendo innovazione di filiera e trasferimento di competenze. Questo approccio mira a creare nuove opportunità di lavoro e a rafforzare la competitività a livello globale.
Daniele Tonti, presidente di Umbria Aerospace Cluster, ha sottolineato l’unicità di questo distretto regionale, costituito esclusivamente da aziende private, senza il coinvolgimento diretto di enti pubblici. Tale caratteristica rappresenta un vantaggio distintivo ma comporta anche sfide significative. Nonostante i segnali di crescita, permangono criticità che potrebbero rallentare lo sviluppo. Secondo Tonti, è essenziale intensificare il dialogo tra PMI e grandi imprese, incentivare il trasferimento di competenze e investire nella formazione di profili tecnici specializzati, in particolare nei settori STEM.
Un elemento cruciale per il futuro sarà l’identificazione di strumenti innovativi che permettano alle aziende di sostenere gli investimenti in sviluppo tecnologico, in un settore che richiede significative risorse sia in termini di capitale che di manodopera qualificata. Solo così sarà possibile garantire la competitività a livello nazionale e internazionale, ampliando e consolidando la base produttiva con processi sempre più efficienti.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Tonti – è stato quello di creare un ecosistema regionale che funzioni da motore per l’innovazione e la crescita del comparto aerospaziale. Vogliamo offrire una filiera attrattiva e riconosciuta a livello internazionale, consolidando il ruolo dell’Umbria come polo strategico per il settore”.