Atos continua la trattativa con lo Stato francese sulle attività strategiche

L'azienda di informatica Atos cerca un accordo con il governo francese per la vendita delle divisioni strategiche di cybersicurezza e supercalcolo, dopo la scadenza dell'offerta iniziale.

Atos, in difficoltà finanziaria, prosegue le discussioni con lo Stato francese per la vendita delle sue attività più strategiche, tra cui la cybersicurezza e il supercalcolo. L’obiettivo è mantenere la proprietà di asset tecnologici cruciali all’interno della Francia, dopo la scadenza di un’offerta iniziale.

Lunedì, l’azienda tecnologica francese Atos, attualmente in fase di ristrutturazione, ha dichiarato di voler continuare a discutere con il governo francese per trovare un accordo sulla vendita di asset strategici. Queste attività, che comprendono settori chiave come la cybersicurezza e il supercalcolo, sono fondamentali per garantire la sicurezza nazionale e supportare le comunicazioni per i servizi militari e di intelligence francesi. Atos, infatti, produce anche server per supercomputer, strumenti essenziali per la gestione di dati complessi e sensibili.

L’offerta iniziale del governo francese faceva parte di un piano più ampio per mantenere il controllo su asset tecnologici strategici nel Paese. Nonostante la scadenza dell’offerta, Atos ha presentato una nuova proposta compatibile con il piano di ristrutturazione finanziaria dell’azienda. “Atos si è offerta di continuare le discussioni e ha indicato di aver presentato allo Stato francese una nuova proposta compatibile con il piano di ristrutturazione finanziaria”, ha dichiarato l’azienda, aggiungendo che la scadenza dell’offerta non influirà sul processo di ristrutturazione in corso.

Atos è impegnata in un complesso processo di riorganizzazione dopo aver raggiunto un accordo con i suoi principali creditori all’inizio dell’anno. Questo piano di salvaguardia finanziaria prevede il rafforzamento delle divisioni strategiche dell’azienda, in modo da garantire la continuità delle operazioni in settori considerati cruciali per la sicurezza nazionale. Le divisioni coinvolte nella trattativa, che fanno parte dell’unità di cybersecurity BDS di Atos, comprendono Advanced Computing, Critical Systems e Cyber Products.

Se le trattative attuali dovessero culminare in un accordo, qualsiasi vendita richiederebbe l’approvazione del Tribunale Commerciale di Nanterre, che valuterà il piano di salvaguardia accelerato di Atos il 15 ottobre. Questa approvazione sarà necessaria per garantire che la vendita degli asset strategici non comprometta ulteriormente la posizione finanziaria dell’azienda e avvenga nel rispetto delle norme di tutela del patrimonio industriale francese.

Il Governo francese ha dimostrato interesse a mantenere il controllo sulle attività strategiche di Atos, in particolare quelle legate alla sicurezza e al supercalcolo, in un momento in cui la sovranità tecnologica e la protezione dei dati rappresentano priorità fondamentali. Atos, dal canto suo, sembra determinata a trovare una soluzione che consenta di rispettare il piano di ristrutturazione finanziaria senza compromettere l’importanza strategica delle sue attività.

La cessione di queste divisioni a un partner nazionale potrebbe rappresentare una soluzione per garantire la continuità di queste operazioni in Francia, evitando che asset tecnologici cruciali finiscano sotto il controllo di entità straniere. La cybersicurezza e il supercalcolo sono considerati asset fondamentali per la difesa e la competitività tecnologica del Paese, e la vendita di questi settori strategici sarà attentamente monitorata dal governo e dalle autorità competenti.

La situazione di Atos rappresenta un caso emblematico delle sfide che le aziende tecnologiche europee devono affrontare nel mantenere la competitività in un contesto globale in rapido cambiamento, caratterizzato dalla forte concorrenza internazionale e dalla necessità di tutelare asset strategici. La ristrutturazione finanziaria di Atos e le trattative con lo Stato francese rappresentano un passaggio cruciale per garantire che l’azienda possa continuare a operare in modo efficace nel settore tecnologico.

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