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Istituto G. Galilei: didattica, organizzazione capillare e nuove tecnologie per il proprio percorso di studi superiori La scuola privata di Torino, con 6 sedi in Piemonte, offre percorsi di studio e di recupero anni per chi ha difficoltà scolastiche. Per facilitare la comunicazione tra studenti, insegnanti, genitori è stata anche sviluppata un’innovativa app

di Redazione
06/09/2021
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Non ci sono ancora dati ufficiali ma già a metà dello scorso anno scolastico Save The Children ha lanciato l’allarme parlando di circa 34 mila giovani che in Italia hanno abbandonato gli studi a causa della Dad e dell’isolamento imposto dall’epidemia di Covid 19. “La didattica a distanza – commenta Luca Nurra, fondatore e direttore generale degli Istituti G. Galilei – ha comportato grandi disagi per ragazzi e genitori; si è creato un gap formativo difficile da colmare. Ora l’obiettivo deve essere quello di riprendere il filo e far sì che i ragazzi che maggiormente hanno patito questa situazione possano essere reinseriti in un contesto di normalità scolastica”.

Ed è proprio sul concetto del reinserimento e sul dare una seconda possibilità ai ragazzi che hanno perso degli anni scolastici che fin dal 2005 lavora l’Istituto G. Galilei, oltre ad offrire una formazione privata tradizionale.

Istituto Galilei
Luca Nurra, direttore generale Istituto G. Galilei

6 le sedi in Piemonte, situate in Comuni e quartieri strategici, la sede storica di Torino, le altre nella provincia (Rivoli, Chivasso, Chieri, Settimo Torinese, Collegno e Orbassano); due le prossime aperture, una a Moncalieri e l’altra a Cuneo. Sono numerosi i percorsi di studi offerti, tra i Licei, i Tecnici e i Professionali con l’opzione di sessioni personalizzate o individuali per chi lavora o è uno sportivo professionista.  “Troppo spesso – continua Luca Nurra – si pensa alle scuole di recupero anni come ad un ripiego. Noi, invece, offriamo un vero servizio alla comunità e puntiamo ad una formazione diversa, completa ma che tenga conto anche delle caratteristiche dei singoli e delle difficoltà dei ragazzi. Per questo da noi la presenza nel gruppo classe non è mai inferiore alle 20 ore settimanali: frequentare meno non garantirebbe un livello di conoscenze adeguate. E sempre per questo motivo i professori che lavorano con noi, oltre ad essere altamente qualificati, sono anche tutti esperti nel sostegno a ragazzi con difficoltà diverse, come possono essere li disturbi di apprendimento (DSA) o i bisogni educativi speciali (BES). Per molti è una scelta di vita”.

Ormai, anche e soprattutto in un contesto scolastico, le nuove tecnologie sono un fattore importante e distintivo. Non a caso, esse sono un altro punto forte dell’offerta formativa dell’istituto G. Galilei che si è fatto trovare subito pronto quando si è resa necessaria la Dad per l’emergenza sanitaria; tra i nuovi mezzi spicca in particolare l’App Galilei che facilita e migliora le comunicazioni tra studenti, insegnanti e famiglie. Direttamente sul cellulare e in modo immediato si possono ottenere le informazioni sulle lezioni in presenza e online, la notifica delle presenze, il registro elettronico. “Uno strumento davvero utile e innovativo per la gestione della didattica – spiega ancora Luca Nurra – che siamo riusciti a sviluppare per primi grazie a una società a noi collegata. Così come sei anni fa abbiamo ideato il portale Schoolvisor.it per mettere insieme e far dialogare i vari protagonisti del mondo scuola”.

Insomma, la scuola sta per ripartire finalmente in presenza ed è augurio condivisibile che lo si possa fare con la stessa attenzione agli studenti e le stesse energie che impiega l’Istituto G. Galilei (qui il loro sito: https://istitutogalileogalilei.it/)

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Tags: Istituto G. GalileiLuca NurraPiemonterecupero anni scolastici
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