Le principali Associazioni di Imprese Italiane – Confindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative e Confapi – hanno raggiunto un accordo strategico per rafforzare il ruolo della Fondazione Enasarco nel sostegno all’economia reale. L’intesa arriva in vista delle elezioni di giugno 2025, che porteranno al rinnovo dell’Assemblea dell’Ente previdenziale dedicato agli agenti e rappresentanti di commercio e ai consulenti finanziari.
Maggiori investimenti per la crescita delle imprese
L’obiettivo principale dell’accordo è quello di incrementare gli investimenti di Enasarco a favore delle imprese italiane, con un focus specifico su innovazione, internazionalizzazione, trasformazione digitale ed efficientamento energetico.
Attualmente, le Casse previdenziali italiane investono circa 40 miliardi di euro nel Paese, ma solo il 9% del totale delle loro attività sostiene concretamente il sistema produttivo nazionale. La nuova strategia punta a potenziare questo contributo, garantendo che gli investimenti previdenziali abbiano anche ricadute positive sul tessuto imprenditoriale e occupazionale.
Un modello di investimento più efficace
L’accordo tra le associazioni imprenditoriali sottolinea l’importanza di coniugare redditività e sviluppo economico, attraverso un modello di investimento più mirato ed efficace. L’obiettivo è rendere Enasarco un motore di crescita per le piccole e medie imprese, contribuendo alla loro modernizzazione e competitività sui mercati nazionali e internazionali.
Il sostegno alle imprese mandanti, ai consulenti finanziari e agli agenti di commercio iscritti a Enasarco sarà al centro delle nuove strategie, con l’intento di favorire la creazione di nuove opportunità di crescita e occupazione.
Un ruolo centrale nel rilancio economico
L’intesa tra Confindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative e Confapi mira a trasformare Enasarco in un attore chiave della ripresa economica, attraverso investimenti mirati che possano garantire sia la sostenibilità finanziaria della Cassa sia il rilancio del sistema produttivo nazionale.
Le elezioni di giugno rappresenteranno un momento decisivo per definire il futuro dell’ente previdenziale e il suo ruolo nel panorama economico italiano.