Vacanze sulla neve: il relax supera lo sci nelle preferenze degli italiani

Secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio-SWG, otto milioni di italiani sceglieranno la montagna nei primi tre mesi del 2025, puntando più sul benessere che sugli sport invernali.

Le vacanze sulla neve continueranno a rappresentare una scelta popolare per molti italiani, secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio-SWG, anche se con alcune novità rispetto agli anni precedenti. Nel primo trimestre del 2025 saranno circa otto milioni i vacanzieri che opteranno per la montagna, con una spesa media prevista di 380 euro a persona. Tuttavia, a differenza del passato, l’obiettivo principale non sarà più lo sci, ma il relax e il benessere, un trend che ha preso sempre più piede negli ultimi anni.

Le ferie invernali saranno caratterizzate da soggiorni brevi, con il cosiddetto modello “mordi e fuggi”: la durata media si attesterà tra i 4 e i 5 giorni, mentre solo il 10% dei turisti opterà per la classica settimana bianca. La maggior parte degli italiani resterà all’interno dei confini nazionali, privilegiando mete tradizionali come Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Piemonte, mentre la Lombardia sembra perdere appeal. Un 9% sceglierà invece le Alpi straniere, con Svizzera, Austria e Francia tra le destinazioni più gettonate.

Sul fronte delle strutture ricettive, gli alberghi rimarranno la scelta più comune, mentre il 14% degli italiani preferirà soluzioni più caratteristiche, come baite, chalet e rifugi di montagna. Per quanto riguarda la tipologia di viaggiatori, la vacanza sulla neve sarà prevalentemente un’esperienza di coppia (64%) o in famiglia (40%).

Le attività svolte in montagna riflettono il cambiamento delle preferenze: solo un terzo dei vacanzieri praticherà sport invernali, con lo sci ancora al primo posto, mentre la maggioranza preferirà dedicarsi al relax (51%), a escursioni naturalistiche (46%) e a degustazioni enogastronomiche (29%). Il 25% sceglierà centri benessere e spa, confermando la crescente importanza di questo settore nell’offerta turistica delle località montane.

L’evoluzione delle abitudini dei turisti ha influenzato l’intero comparto turistico montano, riducendo la dipendenza dalle condizioni di innevamento e diversificando i servizi proposti. La tendenza al benessere e alla scoperta della natura sta progressivamente trasformando il concetto stesso di vacanza sulla neve, che non è più legato esclusivamente allo sci ma a un’esperienza più ampia e variegata.

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