A Trento volantini per sensibilizzare sul divario occupazionale e salariale tra uomini e donne

In Trentino il divario di genere nel lavoro resta alto: servono più tutele e misure concrete per la parità

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Cgil e Uil del Trentino hanno promosso un’iniziativa di sensibilizzazione nelle vie del centro di Trento, distribuendo duemila volantini nella mattinata di giovedì, durante il consueto mercato settimanale. L’obiettivo è stato ribadire come l’8 marzo non sia una giornata di festa, ma un’occasione per riflettere sulle disuguaglianze di genere ancora presenti nel mondo del lavoro.

Dati allarmanti sul divario di genere in Trentino

I dati riportati nei volantini, forniti dall’Agenzia del Lavoro, evidenziano in modo chiaro le differenze tra uomini e donne nel mercato del lavoro locale:

  • Tasso di occupazione: 75,9% per gli uomini, 64,5% per le donne.
  • Part-time: il 38,6% delle lavoratrici ha un contratto part-time, rispetto al 5,3% degli uomini.
  • Differenza salariale: le donne guadagnano in media il 15,7% in meno rispetto agli uomini nei contratti full-time e il 10,1% in meno in quelli part-time.
  • Divario nelle pensioni: le donne trentine percepiscono assegni pensionistici che sono la metà di quelli degli uomini.
  • Carico familiare: ogni donna dedica in media 5,05 ore al giorno al lavoro di cura, mentre gli uomini meno di un quarto di questo tempo.

Questi squilibri si riflettono anche nelle scelte di vita e nelle possibilità di carriera: nel 2022, ben 580 donne in Trentino hanno lasciato il lavoro dopo la nascita del primo figlio.

Le richieste dei sindacati: più flessibilità e welfare

Secondo Manuela Faggioni e Annalisa Santin, responsabili delle politiche di genere per Cgil e Uil del Trentino, il problema è strettamente legato alla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Per questo, i sindacati chiedono misure concrete per ridurre il divario, tra cui:

  • Orari personalizzati e maggiore flessibilità per le lavoratrici.
  • Banca delle ore e sviluppo degli asili aziendali.
  • Maggiori incentivi per la contrattazione di secondo livello, come già avviene in Provincia di Bolzano, dove le imprese che applicano contratti aziendali ottengono agevolazioni fiscali.
  • Rafforzamento dei servizi di conciliazione famiglia-lavoro, per supportare le donne nella gestione di figli e familiari anziani.

Una mobilitazione che dà voce alle lavoratrici

L’iniziativa ha permesso di raccogliere testimonianze dirette da parte di lavoratrici e lavoratori, sia italiani che stranieri, che hanno condiviso le loro esperienze con i rappresentanti sindacali presenti in piazza. Dietro ai numeri e alle statistiche ci sono volti, storie e difficoltà reali, che rendono ancora più urgente un intervento concreto per garantire pari opportunità nel mondo del lavoro.

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