Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato che a partire dalle ore 12.00 del 5 febbraio 2025 sarà attivo lo sportello per la presentazione delle domande di accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Questa misura, finanziata con 400 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee contro i cambiamenti climatici.
Obiettivi del Fondo e destinatari
Il Fondo, istituito con decreto direttoriale del Ministero, ha l’obiettivo di incentivare:
- Maggiore efficienza energetica nei processi produttivi;
- Uso efficiente delle risorse, promuovendo il riuso, il riciclo e l’utilizzo di materie prime riciclate.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, sono destinate a imprese di ogni dimensione operanti su tutto il territorio nazionale. Una quota del 40% dei fondi è riservata alle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Inoltre, il 50% delle risorse sarà destinato alle imprese energivore, ovvero quelle che hanno un elevato consumo di energia nel proprio ciclo produttivo.
Modalità di accesso e gestione del Fondo
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma informatica gestita da Invitalia, che curerà anche l’istruttoria per l’ammissibilità delle agevolazioni. Sul sito di Invitalia saranno disponibili lo schema di domanda e le indicazioni dettagliate relative alla documentazione necessaria.
Le risorse del PNRR per la transizione industriale
Il Fondo rientra nella Misura M1, Componente C2, Investimento 7 del PNRR, che prevede il sostegno al sistema produttivo per la transizione ecologica, lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni nette e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento strategiche.
L’iniziativa, secondo quanto dichiarato dal Ministro Adolfo Urso, rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la competitività delle imprese italiane, rendendole più resilienti e allineate agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea.