Export Friuli: crescita del 3,7% nel primo semestre 2024 grazie alla cantieristica navale

A livello territoriale, l'ex provincia di Gorizia ha visto una crescita eccezionale delle esportazioni, pari al +132,9%

porto

Nel primo semestre del 2024, le esportazioni delle imprese del Friuli Venezia Giulia hanno registrato una crescita del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo un valore di 9,9 miliardi di euro. Questo aumento, pari a 350 milioni, risulta particolarmente positivo rispetto alla media nazionale, che ha visto una flessione dell’1,1%, e al Nordest, dove l’export è diminuito dell’1,4%.

Parallelamente, le importazioni sono calate del 5,5%, contribuendo a far crescere l’avanzo commerciale da 3,8 miliardi nel 2023 a 4,4 miliardi nel 2024. Questi dati, rielaborati dall’Ires Fvg su base Istat e presentati dal ricercatore Alessandro Russo, mettono in luce un quadro positivo per la regione, grazie soprattutto al contributo del settore della cantieristica navale.

Il settore della cantieristica navale, in particolare, ha giocato un ruolo cruciale nell’incremento dell’export regionale, passando da meno di 400 milioni di euro nel primo semestre 2023 a 1,7 miliardi nello stesso periodo del 2024. Se si esclude questo comparto, l’export complessivo della regione avrebbe registrato un calo del 10,4%. Molti settori chiave dell’economia locale hanno infatti subito una flessione significativa: la metallurgia è scesa del 12,7%, la meccanica strumentale del 13,1% e il settore dei mobili ha registrato un calo del 5,1%. L’unico comparto a mostrare una crescita oltre alla cantieristica è stato quello alimentare e delle bevande, con un incremento del 5,4%.

A livello territoriale, l’ex provincia di Gorizia ha visto una crescita eccezionale delle esportazioni, pari al +132,9%, mentre Trieste ha registrato un aumento più contenuto, del 2,3%. Al contrario, le province di Pordenone e Udine hanno mostrato segnali negativi, con contrazioni rispettivamente del 4,3% e dell’11,9%.

Le esportazioni verso i Paesi extra UE sono aumentate del 18,6%, grazie soprattutto alle vendite negli Stati Uniti (+119,3%) e nel Regno Unito (+133%), trainate principalmente dalla cantieristica navale. Tuttavia, le esportazioni verso i principali partner europei hanno subito forti cali: Germania (-12,6%), Francia (-9,1%) e Austria (-16,5%). Tra i Paesi europei, solo la Polonia ha mostrato una dinamica positiva (+8%), grazie alla domanda di prodotti metallurgici.

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