La Guardia di finanza e l’Icqrf del ministero delle Politiche agricole, con l’operazione ‘Verum ed oleum’, hanno bloccato 2,3 milioni di litri di olio irregolare pronti ad arrivare sulle nostre tavole. L’olio entrava nel nostro Paese attraverso operatori del settore presenti su tutto il territorio italiano e attraverso i principali porti di ingresso delle materie prime di provenienza estera.
Coldiretti Toscana è intervenuta, esprimendo soddisfazione per l’operazione: “Da difendere da frodi e contraffazioni, sofisticazioni e agropirateria c’è una produzione di 150 mila quintali di olio toscano, ottenuta grazie al lavoro di 50 mila olivicoltori impegnati a coltivare 15 milioni di piante, che può contare su cinque varietà di olio extravergine a denominazione (4 Dop e 1 Igp) che producono complessivamente 25 milioni di euro di valore alla produzione nazionale, pari ad un terzo dell’intero valore nazionale stimato in 71 milioni di euro secondo il rapporto Ismea-Qualivita 2021”.
“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto a tutela delle imprese agricole e del consumatori confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare – commenta Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Il nostro agroalimentare è sotto costante minaccia di organizzazioni criminali sempre più strutturate e tecnologiche che danneggiano le imprese agricole insieme all’immagine del nostro Made in Tuscany incuranti dei rischi per la salute dei consumatori convinti di acquistare prodotti di qualità quando invece sono taroccati, sofisticati o peggio ancora di scarsissima qualità. Questa è una battaglia che si deve condurre con pene ancora più severe per i reati ambientali che si prefigurano sempre più come reati alla salute delle persone”.
In Italia, più di una bottiglia su quattro di olio extravergine d’oliva che arriva da paesi extracomunitari (27 per cento) è risultata falsa. Nel 2021, nel nostro Paese, sono arrivati 540 milioni di chili di prodotto dall’estero, quasi il doppio della produzione nazionale (+80 per cento).
“Le frodi non solo ingannano i cittadini – sottolinea Coldiretti Toscana – ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione resa già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero. Tra i prodotti tricolore certificati più danneggiati sul web, secondo il rapporto dell’Istituto Repressione Frodi (ICQRF) del ministero delle Politiche Agricole, c’è l’olio extravergine di oliva spacciato per “Toscano” con 91 casi di cui 88 “scovati” su Ebay”.
Coldiretti Toscana consiglia di scegliere made in Italy, con verifica attenta dell’etichetta. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere, in vendita nei supermercati, è quasi impossibile leggere ‘miscele di oli di oliva non comunitari’, ‘miscele di oli di oliva non comunitari’ o ‘miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari’, che sono indicazioni obbligatorie per legge: “La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile, tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento”.
Diffidate anche dai prezzi troppo bassi. Meglio acquistare direttamente dal produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica, dove c’è anche la possibilità di assaggiare l’olio Evo prima di comprarlo. E quelli in cui è esplicitamente scritto che sono stati ottenuti al cento per cento da olive italiane.