Le aziende agricole italiane sono ormai allo stremo per i drastici rincari di carburanti e materie prime che costringono molte imprese a produrre in perdita. La paradossale situazione รจ dovuta in larga parte alle tensioni tra Ucraina e Russia ormai sfociate in guerra aperta, con ripercussioni economiche molto pesanti per aziende e famiglie italiane. Le imprese agricole umbre e orvietane non fanno certo eccezione: a tal proposito Cia-Agricoltori Italiani dellโOrvietano ha lanciato un allarme perchรฉ, se non vengono prese misure decise e tempestive, il settore rischia il collasso.
I produttori si trovano a far fronte ad aumenti inusitati di carburanti e materie prime come attrezzature e imballaggi: i fertilizzanti sono rincarati del 150% in sei mesi, il gasolio segna +40% e le bollette energetiche addirittura +120%. Tali cifre sarebbero una mazzata in qualunque situazione, ma dopo una crisi economica decennale e una devastante pandemia rischiano di essere il colpo di grazia. A rischio รจ lโintera filiera agroalimentare, dalle semine ai raccolti fino al commercio, come sostiene Costantino Pacioni, Presidente Cia Orvieto Pacioni. โLโItalia รจ dipendente dallโUcraina per alcuni prodotti agricoli, in particolare per il mais il cui prezzo รจ salito ad oggi del 24% rispetto al 2021โ. Come se non bastasse preoccupano anche i danni da fauna selvatica, aumentati del 111%.
A gravare sul prezzo del gasolio sono anche i ritardi sul programma informatico della Regione Umbria per lโassegnazione del carburante agevolato ad uso agricolo (Utenti Motori Agricoli โ UMA), che ha generato lentezza nei rifornimenti. Ovviamente lโaumento dei prezzi dalle aziende agricole si trasferisce a cascata sui consumatori finali, i quali si vedranno vessati da rincari spropositati. โQuasi impossibile andare avanti, viviamo in un paese dove la maggior parte dei trasporti commerciali avviene su gommaโ.
Alla luce di questi fatti, la Cia di Orvieto chiede alla Regione Umbria interventi immediati e risolutivi visto che le misure emanate dal governo – 5,5 miliardi erogati โ finora si sono dimostrate insufficienti. Pacioni si rivolge alle istituzioni e chiede che la Regione Umbria si faccia portavoce delle richieste al governo nazionale e che faciliti le procedure per accedere al gasolio agricolo regionale.