Coldiretti Toscana: senza la Russia, imprese agricole al collasso

Fabrizio Filippi, Coldiretti Toscana

Interrompere i rapporti commerciali con la Russia metterebbe a rischio il 12,2 per cento della produzione agricola toscana. A dirlo è la Coldiretti locale dopo l’ultima indagine di Irpet. Sul lastrico, secondo Coldiretti Toscana, ci sono 5 mila imprese agricole (11 per cento), mentre il 38 per cento ha i conti in rosso. Il conflitto ucraino sta producendo 600 milioni di costi di produzione in più a causa degli aumenti dei prodotti energetici e delle materie prime essenziali.

La guerra, insomma, è arrivata nel carrello della spesa, sempre più vuoto. I prezzi alimentari al consumo fanno registrare una crescita del 6,3 per cento contro il +5,8 per cento di marzo. In cima alla classifica ci sono oli di semi, soprattutto di girasole, al secondo posto c’è la farina, con prezzi a +17,2 per cento, al terzo il burro, +15,7 per cento. A doppia cifra pure i rincari per la pasta (+14,1 per cento), la carne di pollo (+12,2 per cento) e la verdura fresca (+12 per cento). I frutti di mare aumentano del 10,2 per cento, i gelati del 9,5 per cento, le uova del 9,3 per cento. Il pane costa l’8,4 per cento in più rispetto allo scorso anno.

“Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente – precisa Coldiretti Toscana – l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi, dal +129% per il gasolio al 30% per il vetro, dal 15% per il tetrapack al del 35% per le etichette, dal 45% per il cartone al 60% per i barattoli di banda stagnata fino ad arrivare al 70% per la plastica con incrementi dei costi correnti di 14.358 euro in media ma con punte oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli secondo lo studio del Crea”.

Per dare una mano alle imprese agricole, il Governo nel Dl aiuti ha indirizzato 180 milioni di euro per l’accesso delle imprese alla garanzia Ismea sui mutui. “La misura varata dal Governo Draghi – spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – consente alle piccole e medie imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022 di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100% per nuovi finanziamenti. Il tutto purché prevedano l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbiano una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100% dell’ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35 mila euro”.

Alcune risposte sono arrivate sul fronte rinnovabili. Le aziende agricole possono installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive, permettendo anche di vendere l’energia prodotta.

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