Lavoro Marche 2021: Ires Cgil Marche, vince il precariato

L’Osservatorio sul precariato dell’Inps ha comunicato i dati sul primo trimestre del 2021, rielaborati dall’Ires Cgil Marche. Nel periodo considerato, le aziende della regione hanno assunto 35.102 persone, -14 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, 5.721 unità in meno, addirittura il 26,3 per cento in meno rispetto al 2019. Il contratto stagionale (-54,7 per cento) è quello che ha lasciato di più sul terreno, poi ecco il lavoro intermittente (-33,2 per cento), quello a tempo indeterminato (-14,8 per cento). I contratti a termine perdono il 12,3 per cento. Salgono le assunzioni dei contratti in somministrazione (+6,7 per cento).

Nel primo trimestre del 2021, le cessazioni di rapporti di lavoro sono state 26.911, -30,8 per cento rispetto al 2020. Sono diminuite in particolare le cessazioni per contratti stagionali (-64,7 per cento). Il saldo assunzioni/cessazioni è dunque positivo per 8.191 unità e per tutte le tipologie di contratti, salvo che per quelli a tempo indeterminato.

Ci sono state 3.700 trasformazioni da precario in tempo indeterminato, 1.826 in meno rispetto al primo trimestre del 2020. A pesare, su questo dato, è soprattutto quello dei contratti a termine, dimezzati rispetto all’anno precedente.

“I dati – dichiara Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche – confermano per le Marche un vero primato nella precarizzazione del lavoro. Per l’uso della somministrazione e del lavoro intermittente, infatti, siamo sempre in testa alle classifiche, mentre occupiamo le ultime posizioni nelle forme più stabili di assunzione. Per questo, occorre una riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive che sostengano nelle fasi di transizione tra un lavoro e l’altro e che bilancino tanta precarietà, non solo lavorativa ma anche di vita”.

Sul totale delle nuove assunzioni, quelle a tempo indeterminato sono una quota molto ridotta (15,9%); la tipologia contrattuale maggiormente presente è il contratto a termine (41,1%), seguita dalla somministrazione (23,5%).

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