Diritti dei viaggiatori: procedura d’infrazione per l’Italia

Italia e Grecia sotto procedura d’infrazione da parte della Commissione europea: non avrebbero fatto abbastanza per garantire che ai cittadini venissero garantiti i rimborsi per i voli e i viaggi cancellati.

Roma e Atene hanno ricevuto due lettere con mittente Bruxelles per violazione delle norme dell’Ue a tutela dei diritti dei passeggeri. L’Italia non avrebbe adottato misure conformi alle norme comunitarie non solo sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo, ma anche in materia di viaggi per via navigabile, in autobus e nel trasporto ferroviario. Durante la pandemia, molte aziende dei trasporti hanno dovuto far fronte a flussi di cassa e situazioni di reddito complicate, ma la Commissione ha chiarito che i diritti dei passeggeri rimangono validi e che le misure nazionali a sostegno del settore non devono ridurli.

Grecia e Italia avrebbero permesso ai vettori di offrire voucher come unica forma di rimborso, legandoli così alla compagnia, senza rimborsi in denaro che invece i cittadini possono spendere dove e come meglio credono. Ai sensi dei diritti dei passeggeri del regolamento europei, questi hanno la possibilità di scegliere tra il rimborso in denaro e il buono.

Atene e Roma hanno adesso due mesi di tempo per rispondere alla lettera della Commissione europea. Se non accadrà, via allo step successivo e poi, in ultima istanza, al pagamento di una sanzione.

Exit mobile version