Fortissima scossa di terremoto, i provvedimenti dei Comuni AGGIORNAMENTI

terremoto

La terra ha tremato ancora nel Centro Italia e in particolare costa marchigiana e romagnola, la più vicina all’epicentro, nell’Adriatico. L’Ingv stima in 5.7 la magnitudo della prima scossa di terremoto, registrata alle 7.7 di mercoledì 9 novembre, a una profondità di 8 km. Una scossa avvertita intensamente nelle provincie di Pesaro – Urbino, Rimini, Ancona. Ma avvertita in modo distinto nell’Umbria, in Abruzzo, a Roma, e anche in alcune zone del Nord Italia.

A cui ne è seguita un’altra, forte, di magnitudo 4.0 cinque minuti dopo. E lo sciame sismico, come avviene in presenza di un terremoto di questa intensità, sta proseguendo, con numerose altre scosse rilevate di intensità tra 2.5  e 3.7 nella stessa zona. Gli esperti dell’Ingv avvertono che lo sciame sismico potrebbe durare per giorni, anche per mesi.

La gente è scesa in strada, proprio per il rischio di ulteriori forti scosse. In diversi Comuni (Ancona, Pesaro, Gabicce, Osimo, Grottammare, Fano, Macerata, Cupra, Mondolfo/Marotta, Urbino (chiusa anche l’Università), Fermignano, Sant’Elpidio a Mare, San Benedetto, Senigallia) le scuole sono chiuse. Alla fine il provvedimento ha riguardato circa il 90% delle scuole delle Marche. Anche per consentire ai vigili del fuoco di effettuare sopralluoghi. Al momento non si segnalano persone ferite o danni agli edifici. Anche se su alcuni muri, come all’ospedale di Torrette, sono comparse crepe, su muri comunque non portanti. E questo grazie alla recente ricostruzione (ancora da completare) con tecniche antisismiche. Anche se all’interno delle abitazioni si registrano lampadari, piatti e oggetti caduti a terra. Ma al momento non si hanno fortunatamente notizie di persone ferite.

Attivati i Coc della protezione civile.

Ripreso il traffico ferroviario che era stato interrotto

Rfi ha comunicato che dalle 11.50 è ripresa la circolazione ferroviaria sulle linee Adriatica, Ancona-Roma e Rimini-Ravenna, sospesa via precauzionale dalle ore 7.15 a seguito della scossa di terremoto.

La circolazione è stata riattivata dopo i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS).

Il traffico ferroviario era stato precauzionalmente sospeso per effettuare verifiche sulla corretta tenuta della rete. Alla stazione ferroviaria di Pesaro sono caduti i rivestimenti in alcune pareti del sottopasso.

Giovedì scuole chiuse in due province

Per la giornata di giovedì il governatore delle Marche Acquaroli ha confermato che le scuole resteranno chiuse nelle province di Pesaro – Urbino e Ancona per consentire la verifica ed accertare eventuali danni agli edifici.

 

 

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