Agriturismi Toscana: a giugno tornano gli stranieri

Agriturismo

Arrivano dall’estero sette prenotazioni su dieci negli agriturismi della Toscana. E il ritorno degli stranieri è una buona notizia. Dopo due anni di assenze a causa della pandemia che aveva portato a una flessione dell’80 per cento degli arrivi nelle strutture della regione con il conseguente crollo del fatturato tra pernottamenti, ristorazione e souvenir enogastronomici, stimato in 350 milioni di euro in due anni.

La conferma della ripresa arriva da Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana. Nel 2019, gli arrivi del mese di giugno negli agriturismi toscani erano stati 150 mila, poco più del 60 per cento dall’estero, contro i 46 mila del 2020, con flessione del 70 per cento (fonte Banda del Turismo Regione Toscana).

“Gli stranieri stanno tornando: e questa è una bellissima notizia. I primi segnali di ripartenza vera li abbiamo iniziati ad intravedere subito dopo la fine dello stato di emergenza e di pari passo con il graduale allentamento delle misure. La prova generale di Pasqua e del Ponte del 2 giugno ci ha dato molta fiducia – commenta Luca Serafini, presidente Terranostra Coldiretti Toscana – Lo scorso anno, in questo periodo, le prenotazioni erano ancora molto incerte ed il rischio di cancellazione altissimo. Uno scenario molto diverso da quello di oggi che vede il ritorno dei turisti da tutto il mondo. E’ ancora presto per dire se sarà ai livelli del periodo pre-pandemia ma molto ci si avvicina”.

“I turisti stranieri – ricordano Coldiretti Toscane e Terranostra – sono strategici per l’ospitalità soprattutto nelle mete più gettonate anche perché hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir”.

“Se la tavola con la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata per scegliere l’agriturismo rispetto ad un’altra struttura ricettiva – continua Coldiretti Toscana – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne regionali che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness”.

La Toscana con 5.474 strutture agrituristiche è la regina del turismo rurale nel Bel Paese intercettando da sola un turista su cinque e con la più alta presenza di imprese femminile alla guida aziendale; 4.962 le strutture che offrono alloggio per oltre 85 mila posti letto, 1.880 ristorazione, 1.679 degustazione, 165 campeggio, 758 altre attività.

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