Coldiretti Toscana: guerra, più di 100 milioni di rincari per le cantine

Fabrizio Filippi, Coldiretti Toscana

La guerra in Ucraina ha causato più di 100 milioni di rincari nelle cantine della Toscana per gli aumenti dei costi di tappi, bottiglie, etichette, trasporti e imballaggi. La stima è di Coldiretti Toscana durante Vinitaly. L’associazione ha uno stand alla manifestazione, ‘Casa Coldiretti’.

Gli incrementi in termini assoluti, per le più di 15 mila imprese del vino, è in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti sui dati Crea. “Per difendere il patrimonio vitivinicolo della nostra regione è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – rilancia Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare della nostra regione, non solo all’estero dove le esportazioni sono aumentate del 16,7% nel 2021, ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico e dal profondo legame con i territori e la ristorazione”.

Una bottiglia di vetro costa più di 30 per cento in più rispetto all’anno scorso, il prezzo dei tappi ha superato il 20 per cento per quelli di sughero e il 40 per cento per quelli di altri materiali. Per le gabbiette dei tappi di spumante siano al +20 per cento, per etichette e imballaggi +35 e +45 per cento. Si tatta di prezzi che cambiano di settimana in settimana, aggiunge Coldiretti Toscana, il che rende impossibile una programmazione economica dei costi dell’impresa.

Ci sono problemi anche per gli acquisti di macchinari, in particolare d’acciaio, per i quali è diventato impossibile ricevere preventivi. Il trasporto su gomma è salito del 25 per cento, per container e noli marittimi gli aumenti vanno dal 400 al 1000 per cento. Secondo il global index Freightos, l’attuale quotazione di un container è di 9.700 dollari quando un anno fa era di 1.400 dollari.

Il tutto si riversa nelle vendite: per il 55 per cento delle cantine sono diminuite rispetto al 2022, per il 42 per cento sono rimaste invariate, solo per il 3 per cento sono aumentate secondo un’indagine nazionale. Per quel che riguarda l’export, il 43 per cento delle cantine fa sapere di aver ridotto le spedizioni. Va infine ricordato, però, che il prezzo aumentato è stato finora interamente scaricato sulle spalle dei viticoltori: il vino, infatti, costa addirittura di meno, -1,2 per cento, -0,4 per cento nei primi due mesi del 2022. Lo fa sapere Coldiretti su dati Istat. A marzo è cresciuto, ma solo dello 0,5 per cento.

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