Cna Umbria: a Perugia si è parlato di energia

Michele Carloni, Cna Umbria

Si è parlato prevalentemente di energia nell’incontro di sabato scorso, organizzato dalla Cna Umbria al Quattrotorri di Perugia. Presenti parlamentari, centinaia di imprese, la presidente della Giunta regionale e l’assessore allo Sviluppo economico. A fare il punto è Michele Carloni, presidente regionale della Cna.

“La riduzione dei costi energetici e delle emissioni inquinanti è diventata di primaria importanza per tutte le diverse tipologie di imprese. D’altra parte la sostenibilità ambientale rappresenta uno degli obiettivi principali della nuova programmazione dei fondi europei. In particolare, nei prossimi mesi sarà possibile prevedere nuovi strumenti d’intervento rivolti alle imprese per il sostegno all’autoproduzione di energia, così come vi sarà la possibilità di facilitare anche in Umbria lo sviluppo dell’intermodalità nel trasporto merci attraverso una giusta programmazione di tali risorse”.

“In base alle informazioni in nostro possesso, nella nuova programmazione 2021-2027, sulla quale in questi giorni la Regione sta avviando la concertazione con le parti sociali, alla sostenibilità ambientale dovrebbero essere destinati oltre 180 milioni di euro in sette anni. Noi crediamo che almeno 80 milioni dovrebbero essere destinati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico dei capannoni industriali. Al riguardo condividiamo la proposta fatta sabato scorso dall’assessore Fioroni per un Superbonus regionale dedicato alla riqualificazione dei capannoni delle imprese. Un altro obiettivo da perseguire, sempre attraverso la nuova programmazione, dovrebbe essere sicuramente la realizzazione in Umbria di scambi intermodali ferro-gomma che potrebbero favorire un’evoluzione del trasporto delle merci in partenza e in arrivo in Umbria”.

Infrastrutture: “Riqualificazione Fcu avrà un senso con lo sfondamento verso Arezzo”

Tema infrastrutture: “La riqualificazione della FCU, già inserita nel piano nazionale di ripresa e resilienza, nel lungo periodo avrà un senso se verrà previsto anche lo sfondamento verso Arezzo garantendo la connessione con l’alta velocità, collegando anche le due basi logistiche dell’Umbria e facendole diventare luogo effettivo di interscambio. C’è poi tutta la partita della sostituzione dei mezzi dell’autotrasporto ormai obsoleti con altri di nuova generazione alimentati in modo sostenibile, dall’elettricità al metano liquido. All’intermodalità e alla sostituzione dei mezzi pensiamo dovrebbero essere destinati almeno 70 milioni d’euro se vogliamo davvero costruire una nuova regione più sostenibile, rinnovando i contenuti del marchio Umbria cuore verde d’Italia”.

Carloni poi ringrazia “i numerosi parlamentari che hanno accolto il nostro invito partecipando all’incontro di sabato e impegnandosi a lavorare al fianco delle imprese. In questa fase il loro supporto è quanto mai necessario per lavorare insieme affinché venga modificato il nuovo piano di Transizione 4.0, che rappresenta la misura più importante a favore delle imprese manifatturiere che vogliano investire. In particolare sarebbe importante che i crediti di imposta nazionali diretti a sostenere gli investimenti digitali delle imprese siano confermati al 40% fino al 2026 anziché subire la riduzione progressiva prevista già da quest’anno. Magari comprendendo tra gli investimenti anche quelli diretti a sostenere l’autoproduzione di energia, coniugando cosi digitalizzazione e transizione ecologica. La guerra in corso, tra le altre cose, ha portato alla necessità di accelerare un percorso che sapevamo da tempo di dover fare. Le risorse per fortuna ci sono, adesso servono le giuste scelte sia a livello nazionale che regionale”.

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