Omicron: pioggia di disdette negli agriturismi

Agriturismo

Omicron si abbatte con violenza sugli agriturismi. Tra Natale e l’Epifania si conta il 40 per cento delle disdette, con una perdita di 25 mila euro in appena dieci giorni per ogni struttura. Per provare a recuperare almeno il Capodanno, si andrà con le consegne a domicilio. Il quadro tracciato è di Cia – Agricoltori italiani che, insieme a Turismo Verde, teme una ripartenza sempre più lontana in salita

Le 24 mila strutture italiane avevano fatto conto proprio sulle festività di fine anno per riprendersi sia a livello di ristorazione sia di ospitalità. Invece, tra contagi e voli cancellati, con più di due milioni di italiani in quarantena, sfumano 25 milioni di partenze programmate pochi mesi fa. Famiglie, coppie e comitive hanno rivisto i programmi, ci sono stati cambi di meta e rientri per contagi e tamponi, arrivi dall’estero annullati: così, c’è stato un crollo per i pranzi e le cene fuori casa, anche nelle vicinanze. Vietate le piazze e le feste nei locali a causa della pandemia, gli agriturismi speravano di accogliere gli ospiti almeno per la notte di San Silvestro.

Resta la possibilità delle consegne a domicilio, l’Agridelivery, che Cia sostiene insieme al suo network di produttori con dalcampoallatavola.it. Cia spera poi che, tra gennaio e febbraio, con i booster a quattro mesi e l’arrivo di ulteriori 2,9 milioni di dosi, l’Italia possa recuperare sul fronte delle vaccinazioni per poter progettare primavera ed estate 2022 che, a questo punto, diventano le speranze per gli agriturismi. Cia chiede al Governo di aumentare le risorse del Pnrr a disposozione del settore turistico italiano.

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