Autotrasporto Marche: Cna Fita Marche, aumenti gasolio e metano, -25% di guadagni

Riccardo Battisti, Cna Fita Marche

A causa dell’aumento dei prezzi di gasolio e metano, gli autotrasportatori delle Marche dal primo ottobre hanno perso il 25 per cento dei guadagni, ma la situazione potrebbe anche peggiorare. L’allarme arriva dal presidente di Cna Fita Marche, con le imprese di autotrasporto che hanno margini di redditività sempre più risicati. E che rischiano anche di scomparire.

“Negli ultimi due anni – afferma Roberto Grazioli, presidente regionale Cna Fita – le chiusure e le riduzioni delle attività hanno portato al calo delle imprese di autotrasporto marchigiane, che sono passate dalle 3.745 di dicembre 2019 a 3.623 di ottobre 2021, con la perdita di 72 imprese e di oltre 200 posti di lavoro. Se non rientrerà l’impennata dei prezzi delle materie prime, nel 2022 andrà ancora peggio. Il prezzo del metano è raddoppiato, quello del gasolio è in continuo aumento, non si trova l’additivo per la benzina blu che è arrivata, per questo motivo, a prezzi proibitivi. Senza contare i costi delle gomme e i costi di gestione dei nostri camion. Se non si riportano sotto controllo i costi dei carburanti, gli autotrasportatori saranno costretti ad aumentare i prezzi o a fermarsi per non lavorare in perdita. Un circolo vizioso molto preoccupante. Anche perché, oltre a tutto questo, va messa in conto la concorrenza dei Tir stranieri, che accettano di lavorare a condizioni per noi non sostenibili”.

Uno spiraglio è arrivato da chi nel 2016 ha aderito alla class action contro il cartello di imprese costruttrici di automezzi pesanti, circa 200 imprese dell’autotrasporto marchigiano, per 800 mezzi. “Una prima sentenza favorevole – informa Riccardo Battisti, responsabile Cna Fita Marche – è arrivata dal tribunale di Napoli, che ha condannato l’Iveco a restituire a un autotrasportatore il 15 per cento del prezzo di acquisto del camion. Una sentenza che, non solo riconosce la fondatezza della class action presentata dalla Cna Fita contro Scania, Iveco, Mercedes Benz Daimler, Volkswagen, Volvo, Renault e Daf, ma che riapre anche i termini per altri trasportatori che volessero aderirvi. Anche la Commissione europea ha sanzionato le case costruttrici, con una multa di quasi 3 miliardi di euro, per l’indebito aumento dei prezzi di vendita e il rallentamento nell’introduzione di nuove tecnologie”.

Possono aderire alla class action le imprese di autotrasporto che hanno comprato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine, camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate, con immatricolazione tra il 1997 e il 2011). Chi fosse interessato, può rivolgersi alla Cna Fita Marche nella persona di Riccardo Battisti, Ancona via Sandro Totti 4, tel. 0712860905, cellulare 3481539124.

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