Ttg di Rimini. Aidit sul futuro delle Agenzie di viaggio

L’Aidit, l’Associazione italiana della distribuzione turistica di Federturismo Confindustria, al Ttg di Rimini ha fatto un bilancio dell’ultimo anno e mezzo di pandemia e limitazioni e un dibattito su come ripartire, in particolare perché le Agenzie di viaggio abbiano un futuro.

A Rimini erano presenti il presidente Domenico Pellegrino, l’intero Consiglio di presidenza con il vicepresidente Claudio Cassarà, Stefania Mandurino e Andrea Gianneti, nonché i presidenti regionali Sabrina Mantellini, Corrado Lupo, Samuele Zerbini, Giuseppe Abbatepaolo, Cesare Foà, Lino Pirro, Giuseppe Nucera e Franco Rangone.

Dopo la pandemia, la suddivisione classica tra aziende di tour operating e di vendita di pacchetti turistici appare sfumata. C’è un nuovo scenario, imprenditoriale e istituzionale. Non è più credibile una suddivisione del comparto così frammentata, ma anche una polarizzazione marcata solo su alcune delle sigle presenti. Occorre qualcosa di nuovo che integri tutto questo. L’esigenza è quella di avere un interlocutore unico.

Dice l’Aidit: “Esiste infatti nel nostro Paese un grave problema culturale, che vuole dividerci tra operatori del turismo buono (incoming) e operatori del turismo cattivo (outgoing). Chi compie questo errore antistorico non comprende i benefici di un’economia aperta e allargata, dove le importazioni (outgoing) non danneggiano le esportazioni (incoming), anzi le esaltano e le rendono possibili, soprattutto in un paese come l’Italia che possiede risorse turistiche ineguagliabili. Senza contare che coloro che si occupano dell’uno o dell’altro, o di entrambi, sono comunque aziende italiane, che assumono in Italia e pagano qui le loro tasse”.

E ancora: “Non si comprende anche la cecità rispetto ad alcune forme di turismo, come il Business Travel, che rappresentano un faro per il sistema economico italiano puntato verso il resto del mondo. Non agevolare manager e imprese italiane a muoversi liberamente nei mercati internazionali vuol dire limitare fortemente lo sviluppo, la capacità di relazione e la competitività delle nostre aziende a livello internazionale”.

C’è un timore: “Quello che temiamo è che il turismo organizzato sia ormai visto come l’erba del campo, che rinvigorisce nelle giornate piovose di primavera, inevitabilmente inaridisce e secca durante la calura estiva per poi rinascere una volta che le condizioni climatiche torneranno favorevoli. Le nostre aziende, anche quelle che vantano decenni di storia e centinaia di milioni di investimenti nel tempo, non possono essere considerate strutture leggere e deprofessionalizzate che è possibile lasciar morire senza danno alcuno per la filiera e per l’indotto, con la certezza che altre ne nasceranno con la stessa velocità, non appena si tornerà a viaggiare”.

Al prossimo Ttg di Rimini, Aidit avrà la possibilità di confrontarsi con agenti, imprenditori e fornitori, si parlerà anche di ristori e di opportunità di ripartenza, come nel caso dei corridoi turistici. Intanto, il 14 ottobre alle 15 nella Global Village Arena, il presidente di Aidit Domenico Pellegrino parteciperà alla tavola rotondfa ‘Le associazioni del turismo organizzato si incontrano per la ripartenza’. Ci saranno le altre associazioni del turismo organizzato.

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