Terremoto Marche: la ricostruzione entra nel vivo

Guido Castelli, assessore Marche al Personale

Sono sul territorio di Arquata del Tronto, ma non solo: i nuovi cantieri per la ricostruzione post sismica sono visibili anche in altri Comuni delle Marche. Gru e operai attestano la fase di accelerazione per ricostruire borghi e paesi ancora distrutti, a distanza di cinque anni dal terremoto, e inaccessibili.

Dal borgo di Arquata si sperimenta e si mette a punto la prima ordinanza speciale con un finanziamento da 46 milioni di euro, che consta di 17 articoli e ha ricevuto l’ok da parte della Cabina di coordinamento del sisma. Ad Arquata si lavora per il ripristino della viabilità principale e secondaria, la ricostruzione del Municipio, della Chiesa della Santissima Annunziata, della Torre civica e del monumento ai caduti, del Palazzetto comunale dello sport e di altri edifici pubblici. L’ordinanza, oltre a garantire forti risorse, dà al Comune sostegno con ogni agevolazione normativa necessaria per ricostruire bene e presto. A tal proposito, si è speso in particolare l’assessore marchigiano alla Ricostruzione, Guido Castelli.

“Nel Comune di Acquasanta Terme – ha sottolineato l’assessore Guido Castelli – osserviamo un trend molto positivo dove di 226 pratiche pervenute di danni lievi ne sono state decretate 159 e delle 148 per danni gravi sono state decretate 109. I contributi concessi ammontano a quasi 89 milioni di euro e le pratiche lavori in corso in attesa di avvio sono 156”.

Insomma, le cose si cominciano a muovere. L’attività dell’Usr, del resto, non si è mai fermata, neanche durante la pandemia e, grazie alle avvenute perimetrazioni dei centri storici, nuclei urbani e rurali tecnici, si spera che tecnici e professionisti presentino i progetti per accelerare quanto più si può la fase della ricostruzione.

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