Turismo: Marche competitor nel mondo

“Le Marche concorrenti nel mondo”. Il messaggio forte e chiaro si è levato dal convegno ‘Turismo e lavoro: un futuro Marchigiano’, organizzato dalla Cna di Ancona martedì scorso nella splendida cornice di Loreto. A scegliere ancora una volta questo territorio è stata Lonely Planet, il cui direttore per l’Italia Angelo Pittro ha detto all’inizio: “Sono tre le parole chiave del futuro del turismo e che possiamo ritrovare in questo territorio. Sostenibilità del turismo, dove solo con la programmazione possiamo superare quel fenomeno di “over turism” che non ha mai realmente coinvolto le Marche e che oggi diventa un grande punto di forza. Comunità come, per usare un’espressione scoperta a Matera, far sentire i turisti come “cittadini temporanei”. E diversità, in un territorio stretto come questo, si fanno esperienze diversissime fra loro. Questa è una caratteristica unica. Ma c’è anche un altro nuovo elemento che come Lonley Planet stiamo affrontando e siamo certi rappresenti una chiave futura del turismo. Il nomadismo digitale. La possibilità di scegliere dove vivere e dove lavorare per un periodo più o meno lungo, e rimanere connessi attraverso il digitale. L’Italia prima e le Marche poi anche su questa frontiera possono essere all’avanguardia”.

L’assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni, ha presentato in anteprima i dati della stagione turistica 2020: “Il 2019 è stato un anno record per le Marche, dobbiamo quindi tenerne considerazione quando leggiamo i dati del 2020. La stagione turistica che stiamo attraversando ha visto un inizio anno sopra ogni aspettativa con un +20% di presenze nei mesi Gennaio – Marzo. Poi questo maledetto virus ha fatto registrare tra Aprile e Giugno un inevitabile calo del -70%. Ma forse il dato più interessante è quello di Luglio e Agosto dove il calo rispetto al 2019 è stato solo del -10%. Il futuro del turismo regionale deve proseguire sul tema della promozione. Siamo riusciti a rimettere insieme Turismo e Cultura, un passo fondamentale. Ora dobbiamo potenziare la promozione nelle nazioni più attrattive per il nostro turismo”.

Le Marche vogliono scrivere la storia. Maurizio Mangialardi, uno dei candidati alla presidenza della Regione Marche, ne ha parlato apertamente: “Può sembrare paradossale oggi parlare di turismo nell’anno del Covid. Non è così. Anzi è una grande opportunità a cui oramai CNA ci ha abituato da tempo. Sostenibilità e qualità sono oggi la chiavi vincenti del nostro turismo e lo devono essere anche in futuro. “Insieme” sarà una delle parole chiave del domani perché se non ci promuoviamo come un’unica regione, un unico territorio, nulla ha senso. Ed è qualcosa che stiamo iniziando a capire. Comunicare le Marche tutte, nella loro bellezza. I turisti cercano una sensazione, un’esperienza unica. Lo star bene cioè “portar via” sensazioni uniche. Abbiamo questa capacità e questo potenziale. Nulla di meno di Puglia e Veneto. Siamo e possiamo essere una regione concorrente con il mondo, perché quello che abbiamo noi non ce l’ha nessuno. Da dove partire? Una regione deve avere l’Aeroporto per competere. Basta con i voli diretti ma collegamenti forti con un HUB vero, Monaco meglio di Francoforte. E se vuoi essere competitivo non puoi avere un’autostrada a 2 corsie. La cosa straordinaria è che oggi abbiamo anche le risorse per fare la “storia” di questo territorio. Con il Recovery Found e gli 8 Miliardi per questa Regione”.

Il Centro Studi Nazionale di Cna ha confermato il grande potenziale turistico delle Marche. A discuterne Cristiano Tomei, coordinatore nazionale turismo di Cna: “Le Marche hanno dimostrato una ripartenza importante nel turismo nel 2018 – 2019 dopo il sisma del 2016 che ha penalizzato molto la stagione 2017. Un trend in crescendo che addirittura nel 2019 ha portato la regione al doppio della media nazionale con +7% di arrivi e presenze. Questo dimostra il lavoro, la forza e la resistenza per ripartire che ha questo territorio. Mancano i turisti internazionali, questo è un dato su cui riflettere. La percentuale di stranieri su questo territorio è più bassa della media italiana. Ma una regione scelta da molti italiani e, dato assolutamente interessante, dai marchigiani stessi. In questa situazione economica di rimbalzo, di turismo di prossimità e in sicurezza, con la riscoperta dei borghi, della ristorazione di qualità e del valore dell’accoglienza. Le Marche con i suoi 900 alberghi ed oltre 7000 strutture extralberghiere possono competere veramente con le più importanti regioni di tutto il mondo”.

Quattro sono le regole della Cna per il turismo delle Marche. Come conferma Massimiliano Santini, direttore territoriale di Ancona: “Identità”. Il turismo è l’espressione massima dell’identità di un territorio e del suo posizionamento nel mondo. Bene ha fatto la Regione in questi anni con attività di marketing territoriale e progetti di qualità come “Homo Faber”, mettendo al centro il tema del turismo sostenibile e basato sull’esperienza. “Inclusione”. Perché la filiera del turismo non è solo accoglienza ma comprendete tutte le attività che ruotano attorno a questo asset dell’economia marchigiana, da artigianato a agricoltura. “Integrazione” fra territori, perché non si può pensare ad una programmazione turistica frammentata. E “Infrastrutture”, tema caro a CNA. Servono veri investimenti nelle infrastrutture delle Marche. Promuovere questo territorio e poi non poterlo raggiungere è un controsenso”.

Exit mobile version