Parma: a spasso tra i castelli del Ducato

Sono tanti i Castelli del Ducato, in provincia di Parma, che propongono visite guidate in dimore storiche immerse in borghi caratteristici. Partiamo per un tour.

Il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino ha una storia millenaria alle spalle. Si trova a solo due chilometri da Salsomaggiore Terme ed è il castello più antico della provincia. Un grande giardino, un loggiato seicentesco, lo scalone quattrocentesco dei cavalli e un giardino segreto: questo offre ai suoi ospiti il Castello. Che è ospitato dal Parco dello Stirone e del Piacenziano, area naturale protetta. Dal borgo partono percorsi di trekking che fanno su e giù tra le colline. All’interno sono da vedere le due suite, tra le quali quella romantica Azzurra, situata nella torre a pianta quadrata, con salotto e cucina.

Il Castello di Gropparello permette un relax nel verde, nella Val Vezzeno. Ma è indicato anche per le buone forchette grazie alla presenza del ristorante Taverna Medievale, che propone un roseto da togliere il fiato. Per immergersi nel Medioevo niente di meglio che la Rocca Viscontea di Castell’Arquato. Dominante sulla Val d’Arda, il mastio di 42 metri d’altezza un tempo era isolato e permetteva la difesa urbana e di tutta la vallata. La Rocca Meli Lupi di Soragna è immersa in un bellissimo parco. Il Castello di Roccabianca è nel territorio di Giovannino Guareschi, papà letterario degli indimenticati Don Camillo e Peppone. Costruito a metà del Quattrocento, un regalo da parte del Magnifico Pier Maria Rossi a Bianca Pellegrini, da lui amata. Non per niente è il castello degli innamorati e degli amanti. Qui troviamo il Museo della distilleria e delle stanze di stagionatura dei culatelli.

Parliamo poi del Labirinto della Masone a Fontanellato, nella Food Valley, del Castello di Montechiarugolo, del Castello Malaspina di Bobbio (Val Trebbia), della Rocca d’Olgisio (Val Tidone), della Fortezza dei Bardi (Val Ceno e Val Noveglia), del Castello di Rivalta (Val Trebbia), del Masio e Borgo Fortificato di Vigoleno, del Castello di Torrechiara. E di altre due rocche: la Sanvitale di Sala Baganza, che ospitò per secoli conti e duchi e che conserva, al suo interno, affreschi e stucchi; la Sanvitale di Fontanellato, circondata ancora da un ampio fossato pieno d’acqua, con all’interno un capolavoro, l’affresco del Parmigianino, datato 1524, con Diana e Atteone.

Potete, se volete, spingervi al Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, sull’appennino parmense, o al Castello di Tabiano, in un borgo suggestivo con giardini e terrazze fiorite, lo scalone d’onore e il verde. Da qui si riescono a scorgere anche le Alpi. Nel borgo c’è il Relais di Charme Antico Borgo di Tabiano Castello, con stanze, suite e appartamenti. Il Castello di Gambaro è in Alta Val Nure. Il borgo, composto solo da 20 persone, permette i soggiorni. Nei dintorni si possono fare passeggiate e trekking, utilizzare la mountain bike, andare a pesca o per funghi. Chiudiamo con il Palazzo Dalla Rosa Prati, nel centro storico di Parma. La facciata è settecentesca, qui alloggiano ancora i marchesi dell’antica casata.

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