Laguna veneziana;: tra isole, ponticelli e buona cucina

La laguna veneziana e l’incanto dell’Isola di Sant’Erasmo e dell’orto dei Dogi tra piaceri della cucina e ottimi vini. Il carciofo violetto è anche presidio Slow Food e a maggio, in suo onore, si svolge una grande festa con degustazione e vendita locale. Ma gli odori e sapori sono anche altri a Venezia: tipo il patè di granseola, le alici alla greca in agrodolce, il risotto di go, gli spaghetti con il sugo di gattuccio o al nero di seppia. E ancora: scampi alla busara, bisato con alloro e cavassioi.

Da non trascurare assolutamente gli schii con polenta, canoce alla griglia, risotto con le seppie, frittura mista con moeche, seppioline e sogliole, sarde in saor con pinoli e uva passa. In Laguna si trova il miele salato che viene abbinato, in pasticceria, con mandorle e albume dando forma al mandorlato, il rinomato torrone veneziano.

A Sant’Erasmo, ogni prima domenica di ottobre, si tiene la Festa del mosto. Al mattino avviene la benedizione dei carri agricoli, poi ecco la regata di voga veneta mista (equipaggi composti da donna e uomo), quindi dimostrazione della pigiatura, una mostra mercato. Il Consorzio dei Vini Venezia è in prima fila per questa manifestazione. Nell’isola di Sant’Erasmo si produce un vino chiamato Orto. Si tratta di un vino bianco.

Si dice che non si conosce veramente Venezia se non si è mai stati in laguna, che si estende per 52 chilometri tra il mare Adriatico e la costa, per una superficie di 586 chilometri quadrati. Le isole della laguna sono davvero molte. C’è Torcello, dove vivono appena una decina di abitanti. Qui si trovano la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Santa Fosca. Murano è un insieme di piccole isole tutte collegate da ponti. Conosciuta in tutto il mondo per i mastri vetrai, così come a Burano è famosa l’arte del merletto e dove si trovano le caratteristiche case variopinte. Altra isola meno conosciuta dal turismo di massa è quella di San Francesco del Deserto, abitata dal 1.230 dai Frati minori di San Francesco. Si può arrivare qui in barca da Burano, per una visita come si deve è sufficiente bussare in convento. Si può soggiornare brevemente in mezzo alla pace. Lontano dal mondo rumoroso. Per riflettere.

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