Coronavirus: Umbria, 35 – 40% in meno di turisti a marzo e aprile

Anche l’Umbria sta pagando lo scotto coronavirus, pur non essendoci al momento casi nella regione. Federico Tagliolini, presidente regionale di Fiavet – Confcommercio, dice infatti: “Abbiamo già registrato molte rinunce da chi aveva deciso di venire in Umbria a scopo turistico”.

La Fiavet – Federazione italiana imprese viaggi e turismo – martedì 25 febbraio ha tenuto un incontro per fare il punto sulla situazione, alla presenza di diversi imprenditori: “La situazione per le agenzie di viaggi oggi è molto grave: se non saranno sciolti i tanti nodi che ha prodotto il diffondersi del coronavirus in Italia sul fronte turistico, molte imprese del nostro settore potrebbero essere addirittura a rischio”.

In consiglio regionale, intanto, anche l’assessore Michele Fioroni esprimeva preoccupazione: “L’impatto del virus non sarà solo a livello di commercio e turismo. Per contenere i danni, non basterà la cassa integrazione nelle piccole e medie imprese commerciali e artigianali dell’Umbria. Il blocco delle gite, per esempio, avrà effetti rilevanti”. E ancora: “Abbiamo attivato una task force per fare una ricognizione sulle richieste delle imprese: serviranno misure per il finanziamento del capitale circolante. È prevista la convocazione della Commissione attività produttive per valutare proprio questa situazione. Vogliamo essere efficaci nell’emergenza e portare nei tavoli istituzionali delle richieste per misure specifiche ad attuazione veloce”.

Federalberghi prevede il 35 – 40 per cento in meno di pernottamenti. “L’effetto finale sarà simile a quello dopo il sisma del 2016. Rispetto ai flussi turistici di marzo e aprile, possiamo già prevedere un 35 – 40 per cento in meno”. Ma, “per una regione che vive di turismo, tale crollo sarebbe devastante, a cascata, per ogni settore dell’economia umbra. Le misure del Governo appaiono per adesso limitate e circoscritte a piccole aree, ma questa crisi ha colpito ogni parte d’Italia. Servono interventi immediati della Regione per tutelare, nei prossimi mesi, economia e lavoro”.

Da segnalare, infine, che la società Epta Confcommercio Umbria ha deciso di rinviare Expo Casa, in programma originariamente dall’1 all’8 marzo a Bastia Umbra. Le nuove date verranno comunicate successivamente, non appena saranno individuate dall’ente fiera e da Epta.

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