Terni: funziona il turismo, calano le imprese manifatturiere

Funziona il turismo nel Ternano, in ripresa dopo il terremoto di tre anni fa, vanno bene anche importazioni ed esportazioni. In calo, invece, le imprese manifatturiere. A dirlo è l’Osservatorio provinciale di Terni, a cui hanno partecipato Istat, Arpal Umbria, Camera di Commercio, Inps, Ispettorato Territoriale del Lavoro Terni-Rieti, con il contributo formativo della Banca d’Italia, nel Rapporto ‘Indicatori dell’economia ternana ‘.

I dati sono aggiornati al 30 giugno 2019. Nel primo semestre dell’anno scorso, ci sono stati segnali incoraggianti per tutti gli aspetti esaminati. È aumentato il numero di imprese iscritte nel registro della Camera di Commercio, in particolare nel settore dei servizi, sono diminuite però quelle manifatturiere. Le vendite all’estero sono risultate più consistenti per chimica e materie plastiche. In aumento anche gli occupati, ma pure coloro che sono in cerca di un lavoro, con diminuzione del flusso di avviamenti presso i Centri per l’impiego. E ancora: diminuzione delle ore autorizzate ordinarie per la cassa integrazione guadagni, in aumento gli interventi straordinari. Diminuisce l’offerta di finanziamenti a favore delle imprese, ma migliora in qualità. In calo il numero dei protesti, nonché la consistenza. Riprendono arrivi e partenze, soprattutto di clienti italiani, nel comparto turistico.

L’aumento di imprese va in controtendenza con il dato nazionale e pure con quello regionale. Il numero di fallimenti per 1.000 imprese attive è inferiore a quello umbro e poco più alto del dato nazionale. Le esportazioni fanno segnare un incremento più forte rispetto a Italia e Umbria. Il saldo commerciale è meno favorevole di quello regionale, ma di poco superiore a quello nazionale. L’aumento di occupati è superiore a Umbria e Italia. La provincia di Terni ha un tasso di occupazione superiore a quello italiano, ma inferiore a quello regionale. Il tasso di occupazione è maggiore a entrambi. Le ore autorizzate di cig aumentano in modo meno accentuato che in Umbria e in Italia. La variazione dei prestiti bancari è meno negativa rispetto a quella regionale, mentre a livello nazionale è di segno opposto. Il tasso di deterioramento del credito bancario è in linea con quello umbro e di poco maggiore di quello italiano.

Nel primo semestre 2019, in provincia di Terni, il numero di chi lavora è pari a 87 mila unità, +2% sul primo semestre 2018, chi cerca occupazione arriva a 12 mila unità, il 26,6% in più rispetto al primo semestre del 2018. Abbiamo +6,5% di donne occupate e +33,6% di donne che cercano lavoro. Chi non lavora e non lo cerca neanche corrisponde a 128 mila unità, -4,6%. Tra primo semestre 2018 e primo semestre 2019 è aumentato il numero di occupati tra i dipendenti (+2,1%) e tra gli autonomi (+1,7%). Crescita che si è sentita in particolare nel settore del commercio e della ristorazione. Il tasso di occupazione di persone in età da lavoro (15-64 anni) è del 61,2%, +1,1% rispetto al primo semestre 2018. In crescita anche il tasso di disoccupazione, 11,8%, contro il 9,7% dello stesso periodo dell’anno prima.

Passiamo al turismo. Gli arrivi sono aumentati del 4,6%, le presenze dell’8,6% rispetto al primo semestre del 2018. Per quel che riguarda i turisti italiani, abbiamo un buon +7,1% di arrivi e +6,2% di presenze. Lieve diminuzione, invece, per gli stranieri negli arrivi (-0,6%), aumento delle presenze (+12,9%). Amelia e Orvieto sono i centri dove più marcato è stato l’aumento.

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