Umbria: più infortuni sul lavoro e meno morti nel 2019

incidenti sul lavoro

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Più infortuni sul lavoro, ma meno morti. É la fotografia del 2019, scattata dall’Inail, che ha pubblicato il report annuale dell’Umbria. C’è stato un aumento del 2,2% di incidenti sul luogo di lavoro ed è uno dei dati meno buoni in Italia. L’Umbria è infatti al terzo posto dopo Sardegna (+4,2%) e Basilicata (+2,7%). Sono però calati i decessi: 19 nel 2018, 17 nel 2019.

Secondo l’Inail, nella regione sono stati rilevati 10.534 infortuni contro i 10.312 dell’anno precedente. L’aumento si concentra in particolare in provincia di Perugia, con 8.374 incidenti contro gli 8.146 di dodici mesi prima. In quella di Terni siamo a 2.160 contro i 2.166 del 2018. La maggior parte sono avvenuti nel settore dell’industria e dei servizi, 7.628, mentre 2.030 sono stati gli addetti feriti mentre svolgevano attività per conto dello Stato. Sono stati 876 i feriti nel comparto agricolo.

I feriti sul luogo di lavoro sono per l’84,6% italiani, per il 4,1% cittadini comunitari e per l’11,2% provengono dai Paesi extra-Ue. Il 63,4% è uomo, le donne si fermano al 36,4%. Le fasce d’età più colpite sono, nell’ordine, tra 50 e 54 anni (1.324), tra 45 e 49 (1.293) e tra 55 e 59 anni (1.217).

Tra i morti, 12 sono quelli che hanno perso la vita nel comparto dell’industria e dei servizi, gli altri cinque in campo agricolo. La diminuzione si concentra interamente nel Perugino: dai 15 decessi del 2018 siamo passati a 12 del 2019. Nel Ternano, invece, il conto è salito da 4 a 5 morti. Delle 17 vittime umbre, 15 sono di nazionalità italiana, due extracomunitari. Sono tutti di sesso maschile.

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