Coldiretti ai macellai toscani: filiera corta per promuovere le carni regionali

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assorted raw meats

“Un progetto per valorizzare e promuovere le carni regionali a partire dalla Chianina per assicurare il giusto reddito alle imprese e agli allevamenti in quella che è la patria della Fiorentina candidata a patrimonio dell’Unesco”. Ad avanzare la proposta è stato il direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti, intervenendo all’assemblea regionale di Federcarni Confcommercio che si è tenuta a Villa Corsini ad Impruneta.

Al tavolo con il presidente dei macellai, Alberto Rossi, il presidente di Confcommercio, Aldo Cursano, il sindaco di Firenze, Dario Nardella ed il governatore Eugenio Giani, Corsetti ha manifestato la necessità di “rafforzare l’interconnessione tra agricoltura e botteghe per arrivare a garantire filiera delle carni allevate in Toscana sia nelle macellerie che nella ristorazione” anche in vista del percorso Unesco “attraverso un progetto sulla promozione, che non sia solo uno slogan, intercettando le risorse del Piano di Sviluppo Rurale”.

In Toscana sono circa 13 mila gli imprese zootecniche che allevano 2,8 milioni di animali di cui 91.931 bovini, 961 bufalini, 19.107 caprini, 357.341 ovini, 108.045 suini, 8.913 equini, 123.590 conigli, 67 struzzi e 2.082.045 di polli secondo l’ultimo rapporto Istat. Il settore dell’allevamento zootecnico ha prodotto, nel 2022, poco meno di 500 milioni di euro di valore alla produzione.

“La valorizzazione della filiera corta e il rapporto tra chi produce e chi distribuisce prodotti agroalimentari – ha aggiunto il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni – sono importanti da molti punti di vista. Condividiamo questi due obiettivi con gli amici di Coldiretti, ai quali ci accomunano battaglie rilevanti come quella contro la carne sintetica”.

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