Il 2024 segna un nuovo inizio per il Prosciutto di Parma con il Piano di regolazione dell’offerta

Prosciutto di Parma

Per il Prosciutto di Parma si apre a un nuovo capitolo nel 2024 con l’entrata in vigore del nuovo Piano di regolazione dell’offerta, un documento cruciale che definisce i volumi produttivi del comparto della Denominazione di Origine Protetta (DOP) per i prossimi tre anni. Approvato dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste lo scorso novembre, il Piano è diventato effettivo a partire dal primo gennaio.

Questo Piano rappresenta un importante passo avanti nel settore, poiché identifica il livello ideale di offerta di Prosciutto di Parma, calcolandolo in base alla domanda di prodotto e assegnando a ciascuna azienda una specifica quota produttiva. L’obiettivo principale è la gestione dei volumi di produzione per garantire un giusto equilibrio di mercato, evitando eccessi produttivi e garantendo una maggiore stabilità per l’intera filiera. Inoltre, il Piano mira a tutelare e valorizzare la qualità del prodotto e il valore intrinseco della DOP.

Il presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, Alessandro Utini, commenta: “L’entrata in vigore del nuovo Piano di Regolazione dell’Offerta è una notizia particolarmente rilevante, soprattutto in questo momento storico. Da anni, ormai, siamo testimoni di scenari macroeconomici e geopolitici imprevedibili ed estremamente mutevoli, che mettono costantemente alla prova la tenuta delle realtà produttive. Da un lato, i nostri produttori devono affrontare rincari senza precedenti e la scarsa disponibilità della materia prima, a causa anche di problematiche di sanità animale. Dall’altro, i consumatori si trovano a dover gestire un potere d’acquisto penalizzato dalle dinamiche inflattive, che li ha portati a preferire salumi generici e più economici. In questo contesto, gravato da criticità produttive e contrazione dei consumi, il Piano di regolazione dell’offerta si conferma uno strumento di particolare importanza e valore strategico, a beneficio sia delle nostre aziende che, in generale, del mercato del Prosciutto di Parma”.

Il direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, Stefano Fanti, aggiunge: “Il Piano di regolazione dell’offerta ha un evidente valore di politica economica. Il modello operativo che esso delinea raccoglie i punti di vista e le posizioni espresse dalle aziende consorziate, con il chiaro obiettivo di porsi come strumento condiviso, con un ruolo chiave per affrontare il presente e definire il futuro della nostra DOP. Un sentito ringraziamento va alla Regione Emilia-Romagna e soprattutto al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, per la fattiva collaborazione e per aver sostenuto con grande sensibilità e attenzione il progetto del nostro Consorzio”.

Il Piano di regolazione dell’offerta del Prosciutto di Parma sarà in vigore fino alla fine del 2026. Per sostenere adeguatamente il livello produttivo definito, lo sviluppo dei mercati esteri gioca un ruolo fondamentale, con gli Stati Uniti in prima linea. La presenza crescente del prodotto in mercati esteri, in particolare negli USA, sarà uno degli obiettivi principali. A tal proposito, a Las Vegas, dal 21 al 23 gennaio, si terrà il Winter Fancy Food Show, la fiera alimentare di riferimento per la costa Ovest. Il Consorzio del Prosciutto di Parma parteciperà all’evento con il proprio stand, con l’obiettivo di dialogare con gli operatori del settore e pianificare le attività per il nuovo anno.

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