Confagricoltura Veneto aderisce con il proprio patrocinio all’International Congress of Meat Science and Technology (Icomst), congresso internazionale che si svolgerà a Padova dal 20 al 25 agosto, dedicato alla filiera delle carni fresche e trasformate. L’obiettivo prioritario del congresso, a taglio scientifico e tecnologico, è la condivisione di conoscenze ed esperienze nell’ambito della scienza e della tecnologia della carne e dei salumi.
Il congresso, che vede tra gli organizzatori enti scientifici e università di tutto il mondo, si articolerà in cinque giornate di sessioni plenarie affrontando argomenti che vanno dalle problematiche zootecniche, ambientali e di benessere animale alla biochimica del muscolo e delle carni, alla microbiologia, alla qualità, alla sicurezza, alla sostenibilità delle carni e dei salumi, alla valorizzazione dei prodotti carnei tutelati, alle tecnologie di lavorazione, trasformazione e conservazione. Un ricco programma che prevede le relazioni di scienziati di fama internazionale provenienti dal mondo accademico e industriale, oltre ai risultati di ricerche.
“Quest’evento di levatura mondiale torna in Italia a distanza di vent’anni e per la prima volta approda in Veneto – sottolinea Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Veneto – Tenuto conto di quanto la zootecnia necessiti di momenti di divulgazione e valorizzazione di tutte le tipologie di allevamento, abbiamo ritenuto opportuno partecipare a questa iniziativa sia offrendo il patrocinio, sia con la presenza dei nostri dirigenti agli incontri congressuali. Confagricoltura si batte da sempre per tutelare gli interessi delle imprese del settore zootecnico, difendendole dall’ingiusta demonizzazione condotta negli ultimi anni a livello europeo. E’ giusto garantire la correttezza delle informazioni, che in questa sede verranno veicolate dagli scienziati di tutto il mondo con il corredo di dati e fonti autorevoli”.
Una posizione condivisa da Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto, e da Rudy Milani, alla guida del settore suinicolo: “La zootecnia è una voce importante dal punto di vista economico per l’agricoltura e il Veneto è tra i produttori leader di carne in Italia per ogni tipologia: dai polli ai bovini, dai suini ai tacchini, dalle vacche da latte ai conigli. Perciò la nostra adesione a questo evento è motivata ed è per noi un grande orgoglio che la location scelta sia Padova. C’è grande attesa per l’esito dei lavori, che saranno l’occasione per un confronto scientifico sugli aspetti riguardanti la carne, affrontati sotto ogni sfaccettatura, compresi gli aspetti importanti dell’alimentazione e della sostenibilità”.
Secondo il report 2023 di Veneto Agricoltura, la produzione di carne bovina in Veneto è aumentata del +2,5%, portandosi a quasi 174 mila tonnellate, in linea con l’andamento nazionale. A fine dicembre 2022 erano attivi 5.460 allevamenti con almeno 1 capo (-6%). Per quanto riguarda il comparto suinicolo veneto, il valore della produzione ai prezzi di base è stato stimato dall’Istat in quasi 238 milioni di euro (+14,8%). La produzione di carne avicola in Veneto è un po’ diminuita (-1,3%), in linea con quella nazionale, toccando le 566 mila tonnellate, pari al 30% del totale nazionale.