Con un doppio appuntamento, la mattina nella frazione perugina di Pieve Pagliaccia alla società agricola Brugnoni, il resto della giornata a Città di Castello a Borgo di Celle, la Molini Fagioli ha celebrato la terza edizione della Festa del raccolto. In queste due location, adiacenti a terreni in cui viene coltivato il grano poi lavorato dall’azienda di Magione, è stata organizzata una serie di eventi a cui hanno preso parte oltre trecento clienti premium e utilizzatori finali delle sue farine. Panettieri, pasticceri e pizzaioli da tutta Italia, molti dei quali pluripremiati nei concorsi di categoria nazionali e internazionali e acclamati nelle riviste e nei media specializzati, hanno, innanzitutto, potuto vedere di persona da dove traggono origine le farine da loro utilizzate. Guidati dai vertici della Molini Fagioli e dagli stessi agricoltori, i professionisti sono stati accompagnati nei campi destinati al progetto Oirz (Origine Italia residuo zero), l’unica filiera di farine 100% italiane certificate a Residuo Zero.
Parliamo di circa 1.100 ettari sparsi tra il Perugino e l’Alto Tevere, gestiti da circa novanta agricoltori aderenti alla cooperativa Pro Agri, e gestiti in maniera da ridurre al minimo possibile l’impatto ambientale. Un progetto iniziato nel 2020 – ma che affonda le radici negli ultimi 20 anni, in cui la Molini Fagioli ha sempre portato avanti accordi virtuosi di filiera corta – e di cui, appunto, la Festa del raccolto rappresenta il momento clou annuale.
Durante questa attività i professionisti dell’arte bianca hanno potuto conoscere gli agricoltori, confrontarsi con loro e toccare con mano le fasi della trebbiatura. “Questa è una vera e propria festa – ha commentato l’amministratore delegato della Molini Fagioli, Riccardo Agugiaro – in cui gli agricoltori si ritrovano insieme con i pizzaioli, i panettieri e i pasticceri che sono gli utilizzatori finali dei nostri prodotti, coloro che trasformano il frutto del loro lavoro. È bello che queste persone si uniscano per creare valore, e anzi possano capire quanto questa sinergia tra di loro crei valore in tutta la filiera”.
Dal punto di vista tecnico, il progetto Oirz è giunto al suo secondo step con la digitalizzazione della filiera e novità nella fase agricola. “Abbiamo investito in ricerca e sviluppo, in particolare nella varietà delle sementi di grano – ha spiegato Daniele Belletti, direttore commerciale della Molini Fagioli – Inoltre, per essere il più possibile trasparenti, abbiamo digitalizzato tutta la filiera così che il consumatore finale possa risalire alla provenienza della farina, e quindi del grano e del campo in cui è cresciuto, contenute nel sacco che sta utilizzando”.
“Crediamo moltissimo nella digitalizzazione della lavorazione agricola – ha sottolineato anche il presidente della Molini Fagioli, Alberto Figna – e nell’agricoltura di precisione poiché sono un insieme di tecniche rispettose dell’ambiente e che consentono di produrre in maggiore qualità e quantità”.
L’altra novità, il terzo step, ha preso il via proprio nella giornata di lunedì e rappresenta il coronamento della filiera Oirz: il movimento Zero D’Avanguardia. “Lo Zero d’Avanguardia – ha fatto sapere ancora Belletti – è un movimento di pizzaioli che sposano il nostro progetto di filiera agricola e di prodotti a residuo zero. Professionisti che condividono la nostra filosofia secondo la quale tutti i prodotti che vengono utilizzati in cucina, dalla farina ai vari altri ingredienti, devono avere un forte legame del territorio, stagionalità e qualità assoluta”.
Solamente pochi professionisti verranno selezionati e verificati ogni anno e potranno essere definiti Zero d’Avanguardia. Agli appuntamenti di Città di Castello è intervenuto anche l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria, Michele Fioroni, che ha sottolineato il fatto che la Molini Fagioli sia “un modello di azienda innovativa dove la tecnologia è alla base di una produzione agricola di qualità. Da sottolineare anche la presenza di imprenditori che hanno scommesso in un’azienda umbra, con una lunga storia alle spalle, rilanciandola e riaffermandone il brand nei mercati nazionali e internazionali”.