Le istanze di Confesercenti, la risposta del Governo

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Relazione presidente Patrizia De Luise

Un confronto ampio, sui temi che interessano più da vicino, e con urgenza, le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Da una parte le analisi e le istanze di Confesercenti. Dall’altra, le risposte del Governo. L’occasione è stata offerta dalla 60esima Assemblea di Confesercenti, che si è tenuta a Roma.

Un appuntamento che si è aperto con il videomessaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ribadito come il rilancio dell’economia italiana non possa prescindere dal concorso di “ogni singolo attore del tessuto produttivo” e come sia fondamentale il dialogo con le Istituzioni “per creare condizioni che consentano alle piccole e medie imprese, agli erogatori di servizi e ai presidi commerciali, di partecipare al consolidamento della nostra economia”.

E proprio in quest’ottica Confesercenti ha invitato al confronto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri del suo Governo a capo dei Dicasteri che interessano più da vicino le piccole e medie imprese del terziario.

Meloni: “Uno Stato alleato delle imprese”

La premier Giorgia Meloni, impegnata in un altro incontro istituzionale, ha inviato un videomessaggio all’Assemblea di Confesercenti. In cui ha ribadito: “Abbiamo in mente uno Stato alleato delle imprese e dei lavoratori”. Quindi ha parlato della manovra, che contiene “norme di buon senso”. Ricordando il taglio del cuneo fiscale. Smentendo che ci saranno condoni fiscali (saranno tagliate quelle cartelle che non conviene provare a riscuotere), ma tutti “pagheranno le tasse dovute”, concedendo però, a fronte di una piccola maggiorazione, la possibilità di dilazionare il debito con il fisco.

Meloni ha anche parlato della lotta all’abusivismo e della figura del difensore civico per le imprese, che sarà introdotta.

Tra le forme di tutela alle piccole e medie imprese, poi, Meloni ha ricordato il sostegno per arginare il caro-bollette.

La premier ha poi rivendicato le scelte del Governo sui tetti all’uso del contante e per il Pos.

Urso: “L’Europa faccia quello che non ha fatto finora”

Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ricordato che il Governo si è trovato a varare la manovra appena dopo il suo insediamento. Trovandosi a dover arginare innanzi tutto l’emergenza energetica, per la quale sono stati stanziati 21 miliardi da qui alla prossima primavera.

Urso ha però lamentato il ritardo delle risposte dell’Ue sul prezzo del gas e sul disaccoppiamento.

Calderone: “Rdc? Far lavorare il più possibile”

Quanto al dibattito sul Reddito di cittadinanza, il ministro del Lavo Maria Elvira Calderona ha spiegato che il Governo non vuole sottrarre tutele alle persone svantaggiate, ma “accompagnare o riaccompagnare al lavoro quanto più persone possibile”.

Santanché: “Filiera del turismo essenziale”

Il ministro del Turismo Daniela Santanché ha evidenziato l’importanza di questa filiera “nella logica di valorizzare tutte le realtà territoriali, a partire dai borghi storici”. Ricordando i sacrifici fatti in questi anni dalla platea di Pmi rappresentate da Confesercenti, “l’anima stessa dell’Italia”.

Santanché ha proposto di avviare una partecipazione di lungo periodo sui temi della promozione e degli investimenti.

De Luise: “Le nostre proposte per  le Pmi”

Nella sua relazione, la presidente nazionale di Confesercenti, Patrizia De Luise, ha affrontato subito i temi chiave per le piccole e medie imprese, presentando ai rappresentanti del Governo le proposte di Confesercenti. Partendo da una premessa: “L’impresa familiare è l’ossatura del nostro sistema di imprese: su 100 attività, 85 sono familiari”. Quindi, “piccole è bello, e anche resiliente”, come ha dimostrato l’esperienza dura del Covid.

Per sostenere le piccole imprese nei primi tre anni di vita, Confesercenti propone la creazione di un’Agenzia per le imprese, a partecipazione pubblica – privata, che garantisca un adeguato tutoraggio.

Quanto all’e-commerce, che nel 2026 avrà nell’extralimentare la stessa quota del commercio tradizionale. “Il problema non è l’e-commerce, ma le distorsioni concorrenziali che favoriscono le grandi piattaforme” ha detto la presidente De Luise.

Quanto al lavoro, si chiede di tagliare il cuneo fiscale e di investire su formazione e riforma del mercato. Viene apprezzata l’idea di ridurre i voucher per i lavori stagionali. Chiesta anche una detassazione per chi applica i contratti rappresentativi.

Confesercenti propone un sistema di “abbonamento fiscale”, con liquidazione mensile o trimestrale delle imposte in base alle somme effettivamente incassate.

Altro nodo è quello del credito, a seguito degli aumenti dei tassi di interesse.  Confesercenti invoca una riforma del microcredito.

Per il turismo serve il sostegno agli investimenti per migliorare gli standard dell’ospitalità e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, visto che lo scorso anno sono mancate 60mila lavoratori.

Per bar e ristoranti si chiede di dare la  possibilità ai Comuni di prorogare le misure assunte dopo il Covid, in deroga ai Codici dei beni culturali.

E poi l’emergenza del momento, il caro-energia. Di fronte al quale Confesercenti chiede di non escludere dall’annullamento degli oneri generali le imprese con potenza fino a 16,5 KW. E si invoca il tetto al prezzo del gas.

Salvini: “Le porte del Mit sempre aperte”

A concludere il confronto l’intervento del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini. Che ha espresso il proprio apprezzamento per l’approccio non ideologico, ma costruttivo, di questo appuntamento.

Salvini si è detto soddisfatto della manovra, anche se avrebbe voluto l’estensione della cedolare secca ai locali commerciali.

Condivisa la lotta ai privilegi fiscali di cui godono le grandi piattaforme multinazionali. E il giudizio sulle Soprintendenze, che devono essere “a servizio di cittadini e imprese”, ricordando gli ostacoli all’installazione di pannelli solari.

Il ministro delle Infrastrutture ha ricordato le grandi opere che saranno avviate e l’iniezione di denaro che queste porteranno, compreso il Ponte sullo Stretto.

Concludendo con una promessa sul metodo di lavoro: “Le porte del Mit sono aperte. E’ vero, piccolo è bello non significa opporsi a futuro e innovazione”.

Il confronto, tra Confesercenti e il nuovo Governo, è aperto.

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