Digitalizzazione e sostenibilità: parole chiave del convegno della Consulenza tecnica per l’edilizia

Digitalizzazione e sostenibilità al centro del convegno annuale della Consulenza tecnica per l’edilizia (Cte) dell’Inail, giunto alla XXIII edizione. Si è svolto nell’auditorium della Direzione generale dell’istituto ed è stato organizzato in collaborazione con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Roma e provincia.

Il convegno è stato articolato in cinque sessioni distribuite sue tre giorni. Sono intervenuti il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, e il direttore generale Andrea Tardiola. Alla sessione di apertura hanno partecipato il direttore centrale patrimonio, Carlo Gasperini, il coordinatore generale della Cte, Gianfranco Pacchiarotta, e il coordinatore regionale Marche, Giuseppe Semeraro, moderati dal coordinatore centrale, Luigi Prestinenza Puglisi. Nelle altre sessioni sono stati proposti quattro seminari tematici con approfondimenti, focus e casi studio di riqualificazioni e e gestione di edifici pubblici.

Il presidente dell’Inail ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo sostenibile “saldamente ancorato ai principi di responsabilità sociale, ambientale ed economica, intrinsecamente correlate alle attività produttive”. “La digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica e la sostenibilità – ha spiegato Bettoni – sono, infatti, priorità strategiche per il Paese, come ben evidenziato nella programmazione delle missioni del Pnrr e costituiscono indubbiamente i principali nodi strutturali su cui intervenire per incrementare la competitività del mondo produttivo in ogni settore e, soprattutto, per migliorare la qualità del lavoro e della vita delle persone”.

Tardiola ha aggiunto: “Le attività che svolgete nell’esercizio della vostra professione vi fanno diventare protagonisti di alcune battaglie fondamentali di questo momento. Quando lavorate a un progetto o alla realizzazione di un’opera, contribuite alle battaglie per la decarbonizzazione, per l’applicazione di una logica di economia circolare in cui i materiali non vanno sprecati ma riutilizzati, per la produzione di energia alternativa e per la diffusione di metodologie di lavoro in digitale che portano il sistema verso una maggiore trasparenza e conoscibilità. Questo è un filone professionale su cui investire, una delle funzioni importanti dell’Istituto”.

Il direttore Carlo Gasperini ha anticipato alcuni dettagli del nuovo piano triennale, orientato sempre di più alla sostenibilità: “Nel prossimo triennio ci concentreremo proprio su quegli interventi e su quegli investimenti che avranno caratteristiche particolari sotto questo aspetto e metteremo da parte tutti gli altri investimenti che non rispondono a criteri di questo genere”. Secondo i dati forniti, tra il 2014 e il 2021, l’Inail ha messo a terra investimenti per 1,25 miliardi di euro.

Gianfranco Pacchiarotta, coordinatore generale della Cte, ha parlato del lavoro svolto dalla Consulenza: “Se negli ultimi anni l’impegno della Cte è stato fortemente indirizzato al settore degli investimenti immobiliari ad elevata utilità sociale, per l’anno 2023 le tante attività progettuali renderanno disponibili progetti esecutivi che, con elevata probabilità, saranno verificati entro lo stesso anno e si trasformeranno in cantieri nel 2023 nel 2024. Nei prossimi due anni l’attività sarà fortemente indirizzata alla valorizzazione del patrimonio istituzionale, con un piano programmatico di intervento per circa 90 milioni di euro”.

Il primo dei quattro seminari che hanno animato i lavori del convegno, “I criteri di sostenibilità nelle attività delle stazioni appaltanti: progettazione e appalto”, è stato moderato da Ilaria Montella, dell’Ordine degli architetti di Roma. Articolato in quattro focus, il corso ha approfondito diversi temi, tra i quali la transizione ecologica e il cambio di paradigma per un costruito green e i protocolli di certificazione, affrontati come strumento d’ausilio al progettista per il controllo della qualità, dell’efficienza energetica, della sostenibilità in fase progettuale e costruttiva e di monitoraggio ex-post. Moderato da Massimo Babudri, dell’Ordine degli ingegneri di Roma, il secondo seminario, “Trasformazione digitale delle stazioni appaltanti: nuovi ruoli, attività e processi per la gestione informativa”, ha invece mostrato le best practice di adozione del processo Bim (Building information modeling) da parte di grandi enti pubblici, attraverso il racconto di quattro stazioni appaltanti.

Il terzo evento formativo, “La digitalizzazione delle stazioni appaltanti: la trasformazione del processo progettuale e realizzativo”, è stato moderato da Marco Capobianchi, dell’Ordine degli architetti di Roma, e ha preso in esame vari temi, tra cui l’utilizzo dei nuovi metodi e processi per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro e l’assetto organizzativo delle figure professionali Bim. Il quarto seminario, “I criteri di sostenibilità nella realizzazione e nella gestione del patrimonio edilizio”, moderato dal consigliere dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Roma, Giorgio Martino, ha analizzato, infine, il concetto di sostenibilità nella gestione aziendale, nella realizzazione del patrimonio edilizio, nella gestione delle costruzioni e in materia di sicurezza sul lavoro.

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