Olio Romagna: +30% di produzione

Olio d'oliva

Nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna nel 2022 ci sarà un +30 per cento nella produzione di olive, comunque al di sotto delle potenzialità. Il motivo? La siccità che ha causato la cascola e ha pregiudicato il raggiungimento di una adeguata pezzatura delle olive non interessate dalla cascola. La previsione è di Sabrina Paolizzi, dell’Arpo, Associazione regionale produttori olivicoli.

“La qualità del prodotto – aggiunge – si prevede ottima, anche se, ad oggi, c’è una grande incertezza sulle possibili rese alla molitura, proprio a causa della siccità. Situazione tranquilla sul versante mosca olearia in tutto il territorio: le alte temperature ne hanno ostacolato la proliferazione”.

Nell’area di Rimini dovremmo avere una produzione totale di 30 mila quintali, con una resa media per le olive di 30 quintali/ha. Nell’area forlivese-cesenate, saremo intorno ai 22 mila quintali, con una resa uguale a quella riminese. “Nell’area ravennate – aggiunge Franco Spada, presidente onorario del Consorzio Olio Dop Brisighella – la produzione si prevede ottima, in circa 14.000 quintali (nel 2021 i q.li furono circa 6.000), la resa media in olio per kg di olive dovrebbe essere buona, 12/14 Kg di olio per 100 Kg di olive. La qualità si pensa buona”.

Veniamo alle Dop. Colline di Romagna, che occupa quasi 70 ettari tra le province di Rimini e Forlì-Cesena, si prevede un aumento del 30 per cento sulla precedente campagna, con una produzione di circa 750 quintali do olive Dop, corrispondente a 9,5 mila chili di olio Dop Colline di Romagna. Per la Dop Olio Brisighella, in provincia di Ravenna, saremo sui 2 mila quintali (la metà nel 2021), con una resa media di olio di 12 chili e una produzione di 2.400 quintali di olio Dop.

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