Pesche e nettarine: Veneto, premiate quelle grosse e succose

Pesche Veneto

Frutti grossi, succosi e possibilmente bianchi. Questa la richiesta per pesche e nettarine, che in questi giorni si iniziano a raccogliere in Veneto. Molto ricercate le varietà a polpa bianca, premiate le grosse pezzature.

“I calibri grossi quest’anno sono pagati molto bene – spiega Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto – fino a 2,80 euro al chilogrammo le pesche e fino a 3,20 le nettarine. Devono essere però pezzature importanti, perché il consumatore ricerca frutti grandi, belli e succosi. Il problema è che il clima siccitoso non aiuta molto in questo senso, in quanto mediamente i calibri sono più piccoli. La quantità è maggiore rispetto a un anno fa, quando le perdite furono fortissime a causa delle gelate primaverili, però con l’offerta che sta aumentando i prezzi per i frutti di calibro medio si stanno abbassando notevolmente. Sono invece ricercatissime le pesche e le nettarine a polpa bianca, che però in Veneto sono sempre più rare. In generale comunque la domanda c’è, grazie al caldo che sta trainando i consumi di frutta”.

Il report 2021 di Veneto Agricoltura conferma che è in costante calo il numero di pescheti veneti. Siamo oggi a una superficie totale di 1.669 ettari (-4,7 per cento rispetto al 2020), con -5,6 per cento della superficie già in produzione (1.628 ettari). La maggior parte degli impianti (84 per cento) si trova nel Veronese (1.371 ettari, -5,9 per cento). Negli ultimi dieci anni Verona ha perso la metà dei frutteti, nel 2011 ne aveva infatti 2.736 a pesche e nettarine. Crollo dovuto ai prezzi non soddisfacenti, alla concorrenza estera più aggressiva, ai cambiamenti climatici e agli attacchi della cimice asiatica.

Continua, invece, la raccolta dei meloni, per cui dobbiamo segnalare un crollo forte per il prezzo, a causa dell’eccesso di offerta sul mercato (da 90 centesimi al chilo di inizio giugno a 30-35 attuali); prosegue il raccolto di ciliegie in un anno di grande abbondanza dopo un 2021 flagellato invece del maltempo. Il mercato premia i frutti di qualità medio-alta, con calibri importanti.

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