Confagricoltura Veneto: cimici già all’opera nei frutteti

Lancio vespe samurai

Con il caldo anticipato, arrivano prima anche gli attacchi della cimice asiatica agli alberi da frutta. In particolare, le vittime sono ciliegio, pesco, susino e albicocco.

“Le cimici sono già uscite e le vediamo sugli alberi, compreso il pero – spiega Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto – anche perché gli inverni sempre meno freddi favoriscono la sopravvivenza dei parassiti. Oltre alla presenza di nidi, scorgiamo a occhio nudo parecchi esemplari di adulti all’interno dei frutteti. Temiamo che anche quest’anno possano fare danni, anche se è difficile una previsione adesso. Di sicuro bisognerà mettere in campo tutte le armi che abbiamo a disposizione, che finora si sono comunque rivelate insufficienti per fronteggiare un nemico sempre più aggressivo e nocivo. Abbiamo riposto molte speranze nella lotta biologica con il Trissolcus japonicus, noto come vespa samurai, ma al momento le uova di cimice parassitizzate sono ancora poche. Bisogna che il numero di antagonisti naturale delle cimici aumenti per arrivare a dei risultati tangibili e ci vorrà ancora del tempo. Nel frattempo ci si difende come si può con reti, trappole e prodotti fitosanitari ad azione repellente”.

Ci sono problemi anche di tipo burocratico. Bisogna, ogni anno, aspettare il sì da parte del ministero dell’Ambiente per lanciare le vespe samurai e anche per gli antagonisti del moscerino Drosophila suzukii, che è responsabile di danni importanti ai ciliegi in collina. Il nullaosta è arrivato solo pochi giorni fa. Dal centro fitosanitario di Bovolino, della Regione Veneto, fanno sapere che a breve saranno lanciati i nuovi esemplari di Trissolcus japonicus, insetto dalle dimensioni di poco più di un millimetro, secondo il programma partito nel 2020. Sono 106 i siti individuati in Veneto per il lancio, per una superficie totale di 380.000 ettari, nei pressi di frutteti.

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