Guide turistiche, Micol Caramello: “Stiamo ripartendo a mezzo servizio”

Micol Caramello

“Piano piano il settore si sta riprendendo, ma siamo ancora a mezzo regime. La gente si muove, ma è più che altro turismo domestico e il lavoro della guida turistica è anche troppo accessorio perché gli italiani non sono così predisposti a usufruire di questo servizio, vuoi per una questione economica vuoi per mentalità”. A parlare così è Micol Caramello, presidente della Federagit Confesercenti, la Federazione guide e accompagnatori turistici. “Il nostro target sono gli stranieri, che non ci sono ancora, in particolare gli americani. Ci sono solo quelli di una certa età, che magari pensano di non poter tornare in futuro”.

Si sta ripartendo, dunque, ma non troppo: “Non siamo assolutamente ai livelli del 2019, per niente. Però abbiamo una primavera finalmente non inficiata da chiusure a causa del covid. Il nostro lavoro resta complicato. Sono ripartite le gite scolastiche (per lo più di prossimità), è stato tolto il green pass per entrare nei musei, ma ci sono delle difficoltà: per esempio, le normative covid richiedono prenotazione e pre pagamento dei biglietti d’ingresso ai musei, ma oggi i viaggi si decidono all’ultimo momento perché si ha paura di incappare in qualche positività last minute. Noi ci ritroviamo così all’ultimo a dover soddisfare i servizi e facciamo i salti mortali per accontentare le agenzie. È proprio cambiato il modo di viaggiare: oggi ci sono meno viaggi di gruppo, più famiglie e piccoli gruppi di amici”.

Come se non bastasse, è arrivata la guerra in Ucraina: “Ha azzerato una parte del turismo, chi sa il russo non sta lavorando. Ma mancano pure cinesi e giapponesi, così come gli americani: hanno la percezione che la guerra si stia combattendo in Europa e quindi hanno paura di venire, anche in Italia. Forse si riprenderà nel 2023. Dopo una pandemia, una guerra non ci voleva”. Altro grosso problema sono i costi: “Sono triplicati: gli autonoleggi, per esempio, anche in Italia. Probabilmente aumenteranno anche i costi dei viaggi aerei intercontinentali. In questa situazione, che ci siano collateralmente gli aumenti non aiuta per niente. Il viaggio non sarà più per tutti, ma per chi potrà permetterselo”.

Che dire, dunque, della stagione che sta iniziando? “Che salterà, ma solo parzialmente. I gruppi sono più piccoli. Le guide turistiche accompagnano le scolaresche e i gruppi precostituiti. Se prima si viaggiava in 40-50, oggi sono 15-20 persone, dunque invece di due guide turistiche se ne prende una sola. Le famiglie difficilmente prendono la guida privata. Purtroppo, dobbiamo segnalare anche la piaga dell’abusivismo che tocca il nostro settore”. Aggiunge Caramello: “Le prime gite scolastiche le abbiamo avute a marzo e andranno avanti fino a maggio inoltrato. Le città d’arte in estate non accolgono molti turisti; prima avevamo molti turisti stranieri, ma non sappiamo se verranno”. Si fa conto di più sull’autunno, insomma: “Se le cose resteranno così, questa è una buona stagione, in particolare settembre e ottobre, per fare viaggi. In Piemonte per esempio c’è la Fiera del Tartufo, ma non sono da meno le colline del Chianti o la Sicilia. Speriamo che in autunno arrivino anche un po’ di stranieri europei, come i tedeschi, gli inglesi invece si muovono ancora poco. Sempre che la guerra non ci metta del suo”.

C’era stata anche la richiesta di aiuto al ministro per il settore: “E’ stato stanziato un fondo minimo, di due milioni di euro, che diviso per le 20 mila guide italiane è stato davvero irrisorio”. Restando sul versante politico, “è in discussione la nostra legge, due disegni di legge sono stati accorpati in una bozza. Si stanno discutendo gli emendamenti, ma non ci soddisfa granché. È abbastanza vuota, volevamo essere coinvolti, ma il ministro non ci ha chiamati. Avevamo chiesto anche un incontro durante la pandemia, ma anche in questo caso non c’è stata una risposta positiva. I due senatori firmatari dei due disegni di legge sono stati invece molto disponibili”. Il settore attende da tanto tempo una legge di regolamentazione: “Ne abbiamo una incompleta del 2013, che però non ci dà modo di fare corsi ed esami. Di fatto, non c’è la possibilità di avere accesso alla professione. Ora ne stanno riscrivendo una completamente di legge che, secondo il Pnrr, dovrebbe trovare attuazione entro fine 2023. Che si faccia a tutela della guide italiane, oggi discriminate rispetto a quelle europee. Il turismo può essere veramente il motore della ripresa italiana, ma bisogna che l’Italia ci creda. La guida, oggi, è quella che ti aiuta a fare anche una prenotazione, a risolvere un problema, non è solo quella che ti fa da cicerone a una mostra. Siamo punto di riferimento per le agenzie, possiamo essere una plusvalenza”.

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