Salone del camper a Parma: a settembre la 13esima edizione

Impennata nel 2021 per il turismo all’aria aperta, il 2022 è destinato a essere l’anno delle vacanze in camper. Le nuove immatricolazioni, secondo dati Apc – Associazione produttori caravan e camper, nel 2021 sono state del +11,92 per cento rispetto al 2020 quando era già state il +7,68 per cento rispetto all’anno prima.

A Parma, dal 10 al 18 settembre 2022, torna il Salone del camper; i principali brand del settore si sono già accreditati. Sono partite le attività di avvicinamento alla 13esima edizione. Il SaloneDelCamper Lab-Webinar ha puntato sull’importanza di investire in aree di sosta innovative e digitalizzate.

Il Salone del camper è uno dei principali eventi internazionali del settore: 100 mila metri quadrati espositivi per 5 padiglioni che ospitano 4 aree merceologiche: Caravan e Camper, con la presenza delle più importanti aziende europee; Accessori per i veicoli e complementi utili per rendere più confortevole la vacanza; Shopping, dove si trovano prodotti per la vita outdoor e per i piccoli spazi; Percorsi e mete, sezione di promozione turistica per conoscere i luoghi e le destinazioni per il turismo in libertà.

“Il turismo negli ultimi anni ha subito delle profonde mutazioni – spiega Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma – È diventato sempre più di scoperta e il “dove” ha lasciato il posto al “come” in particolare alla voglia di sperimentare e rigenerarsi anche percorrendo brevi distanze. Il camper è lo strumento ideale di questa domanda e si trasforma in un volano importante per l’economia dei territori, anche quelli lontani dalle principali mete turistiche. In questo scenario cresce l’attenzione per i modelli più compatti. Si sta sviluppando infatti una Van generation che sceglie questa tipologia di mezzi come prima o seconda auto perché agili e compatibili ma con utilizzi multipli. Il Salone del Camper da sempre intercetta i trend turistici emergenti e rappresenta le potenzialità del mercato dei veicoli ricreazionali”.

Sul fronte della produzione, l’Italia è il terzo produttore in Europa dopo Germania e Francia: nel 2021 c’è stato un incremento produttivo del 33,88 per cento rispetto al 2020, con l’export che supera l’80 per cento. “Il camper sta diventando sempre più uno strumento per godersi il tempo libero tutto l’anno – sottolinea Simone Niccolai, presidente APC, Associazione Produttori Caravan e Camper – I produttori di camper stanno facendo tutto il possibile, anche effettuando nuovi investimenti, per soddisfare la crescente domanda di camper e caravan proveniente dai diversi mercati europei”.

Tra i mezzi più ricercati dalle famiglie troviamo i camper mansardati, i più giovani apprezzano i van e i semintegrati. La caravan è l’ideale per chi può permettersi vacanze più lunghe. Ci sono anche i lussuosi motorhome per chi cerca il massimo comfort sempre. Spazio speciale viene riservato alla tenda, primo approccio all’abitar viaggiando.

Oltre 250 persone, tra amministratori, imprenditori e stampa si sono iscritti al primo LaB-Webinar di avvicinamento al Salone del Camper di Fiere di Parma, “Perché e come realizzare un’area sosta camper, come comunicarla e renderla sempre più digitale”. A entrare subito nel vivo dell’argomento Ludovica Sanpaolesi, direttore APC, Associazione Produttori Caravan e Camper, elencando 8 buoni motivi che dimostrano l’utilità di investire nelle aree di sosta a partire dai numeri. Sono 20 milioni i turisti itineranti in Europa, con un parco circolante di oltre 6 milioni di veicoli tra camper e caravan. Un tipo di turismo che va catturato, perché alto spendente, che ama scoprire nuovi territori, borghi e piccole città, acquistare e provare i prodotti del territorio, valorizzando ristoranti, cantine e agriturismi che li accolgono. Il camper inoltre è lontano dallo stereotipo di vacanza classica e viene utilizzato molto per il tempo libero: si stima che in media l’utilizzo sia di 79 giorni all’anno, potendosi spostare facilmente anche all’ultimo minuto nei weekend, ponti, feste. Accogliere i camperisti significa quindi anche destagionalizzare il turismo, anticipando e prolungando la stagione. I territori che cercheranno di intercettare questo turismo faranno quindi un investimento per il futuro. Giorgio Palmucci, presidente Enit, ha sottolineato l’importanza di nuove strutture sempre più innovative e digitalizzate per il turismo outdoor, che negli ultimi anni ha dato respiro al settore. Una necessità condivisa anche da Ilaria Realfonzo, dirigente del ministero del Turismo, che ha illustrato le opportunità offerte dal PNRR per il turismo all’aria aperta.

Ne è convinto anche Gianluca Tomellini, vice presidente AIASC, Associazione Italiana Aree Sosta Camper, che si è soffermato su 4 punti chiave fondamentali per le aree di sosta di nuova concezione, che dovranno essere: attrattive, funzionali, digitali e sostenibili. Dovranno puntare sulla domotica, con videosorveglianza e controllo degli accessi automatizzato tramite App. La digitalizzazione rientra anche nel PNRR, diventa quindi prioritario utilizzare questa opportunità per incrementare l’attrattività del sistema turistico attraverso la modernizzazione delle infrastrutture e il potenziamento delle strutture ricettive.

Quattro le case history di successo presentate. Roberto Iezzi, dell’assessorato al Turismo della Regione Abruzzo, ha presentato la creazione di una piattaforma digitale dedicata al Turismo itinerante e il progetto di una App con percorsi che accompagnino alla scoperta del territorio, collegando le aree di sosta. Gabriele Baldaccini, assessore al Turismo Comune di Camaiore, Elizabeth Vargiu, assessore al Turismo Comune di Tempio Pausania, Franco Ceregioli, vicesindaco Comune di Sarnano, hanno sottolineato l’importante ritorno economico avuto dal territorio con la realizzazione di un’area di sosta alle porte della città.

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