Agriturismi Umbria: buone prospettive per Pasqua

Agriturismo in Umbria

Gli agriturismi umbri, senza le preoccupazione per la guerra e per l’impennata dei costi dei generi alimentari, energetici e del gasolio, andrebbero verso il tutto esaurito per il periodo pasquale.

“Dopo aver scontato in maniera più pesante e repentina le limitazioni imposte dalla pandemia e dalle restrizioni stiamo assistendo a una nuova rinascita, c’è un rinnovato entusiasmo, il desiderio di stare insieme, di vivere l’aria aperta, di farsi coccolare – spiega Elena Tortoioli, presidente Terranostra Umbria – Siamo impegnati in questi primi giorni di sole con agricompleanni, fattorie, percorsi didattici, pranzi e cene concentrati per lo più nei week end – ha proseguito – ma la macchina organizzativa si è messa in moto per i ponti di primavera, per Pasqua e per il 25 aprile che vedono già molte delle nostre strutture al completo. A Pasqua si prenota per ben 3 notti. Quindi possiamo dirci soddisfatti che tanti turisti alla ricerca del relax e della buona tavola scelgano le nostre strutture Terranostra di Campagna Amica, affidabili, garantite e capaci di unire alla tradizione contadina esperienze innovative e servizi ricercati”.

“Questo però – sottolinea Tortoioli – non basta a colmare le perdite subite in questi anni di pandemia. Il lavoro che dobbiamo continuare a fare è collettivo e trasversale, e come Coldiretti Umbria e Terranostra lo stiamo facendo attraverso un impegno quotidiano e capillare di formazione e supporto alle imprese. Ma abbiamo necessità del sostegno da parte di tutte le competenze e le istituzioni affinché il rilancio non sia solo economico ma di immagine”.

In Umbria secondo gli ultimi dati Istat, si contano 1373 strutture, con 412 dedite alla ristorazione, 235 alla degustazione e 1145 ad altre attività. I posti letto sono 23.862 mentre quelli a tavola sono 13.654. Numeri che rendono la cifra di un comparto in forte crescita e che riveste un ruolo di primo piano nel turismo extra alberghiero.

“Gli agriturismi – ha commentato Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria – possono davvero svolgere un ruolo centrale per una vacanza made in Umbria capace di offrire attraverso il turismo di prossimità un’occasione per conoscere da vicino i piccoli e meravigliosi borghi della nostra regione, per riscoprire la bellezza della vita di campagna e per gustare le nostre tipicità agroalimentari. Devono rappresentare dunque la premessa e la scommessa dalla quale ricominciare per il rilancio economico, culturale e sociale di questa regione”.

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