Competenze digitali: Terni in grande difficoltà

Le aziende cercano sempre di più persone con competenze digitali: abbiamo sfondato il tetto del 60 per cento. Un’impennata legata al post pandemia, con i cambiamenti che sono avvenuti nelle organizzazioni aziendali, di tipo soprattutto tecnologico. I datori di lavoro hanno bisogno di persone da assumere almeno con competenze digitali base.

Secondo l’indagine 2021 del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzata in collaborazione con Centro studi delle Camere di Commercio Tagliacarne, nel 2021 quasi il 71 per cento delle aziende ha investito in tecnologie digitali, nuove formule organizzative e nuovi tipi di business. In Umbria, si evidenzia il preoccupante primato di Terni, dove ci sono le maggiori difficoltà di reperimento di personale a livello nazionale. Per le imprese ternane, le capacità più difficili da reperire tra i candidati sono quelle matematico-informatiche (59,3 per cento); in questa graduatoria, Perugia è in 30esima posizione (45 per cento) su un totale di 105 province.

L’indagine Excelsior stila anche una classifica sulla base delle difficoltà di reperimento di figure con “capacità di utilizzare competenze digitali, come l’uso di tecnologie internet, e la capacità di
gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale”. A Terni il mismatch è pesante e raggiunge il 51,5%, seconda in classifica dopo Gorizia (54%). Complessa la situazione anche nel capoluogo dove le difficoltà di reperimento raggiungono il 43,6%.

Se guardiamo la capacità di applicare le tecnologie 4.0, è ancora la provincia ternana a soffrire di più (67,4 per cento), poi ci sono Rieti (64,6 per cento) e Belluno (64,4 per cento).

“Come Camera di Commercio abbiamo preso atto da tempo del pesante mismatch che coinvolge le nostre imprese umbre –sottolinea il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – – le misure che noi possiamo mettere in campo sono quelle a monte, innestando azioni
specifiche con il sistema della formazione, ma anche a valle sostenendo le imprese nella crescita del loro livello di digitalizzazione, ad oggi non adeguato alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie 4.0 , basti pensare che la gran parte delle imprese che hanno fatto richiesta dei nostri voucher digitali lo hanno fatto per sviluppare l’e-commerce. Penso ad esempio, alle nuove sfide legate all’intelligenza artificale o ai sistemi di cloud computing che sono in grado di apportare un’innovazione profonda nei sistemi aziendali, questi sono ancora quasi del tutto inesistenti nelle nostre aziende, imprese che faticano, anche a causa della loro ridotta dimensione, ad abbracciare queste nuove opportunità”.

“Il nostro impegno anche per questo 2022 – conclude Mencaroni – sarà il sostegno al sistema imprenditoriale in un orizzonte che vede ecosostenibilità e digitalizzazione, tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro”. Per il 2022, è in corso il progetto Crescere in Digitale, con cui la Camera di Commercio potenzia le competenze digitali dei giovani favorendone l’inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto sostiene anche l’innovazione digitale delle aziende, grazie a tirocini dei giovani digitalizzatori.

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