Coldiretti Toscana, mantenere promozione di carni e salumi

Dopo quella sul vino arriva un altra minaccia al Made in Tuscany da parte dell’Unione Europea: questa volta il pericolo riguarda la cancellazione della promozione di carne e salumi che aprirebbe aprendo di fatto la strada al cibo sintetico. A denunciarlo è Coldiretti Toscana: il Consiglio UE Agricoltura e Pesca dei 27 Paesi di lunedì 21 febbraio ha posto all’ordine del giorno la presentazione e discussione di un documento congiunto sulla politica di promozione europea di Austria, Belgio, Bulgaria, Ungheria, Irlanda, Italia Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Spagna e Ungheria.

A guidare il fronte europeo dei 12 Paesi che si oppongono alla revisione dei prodotti ammessi alla promozione dell’UE è proprio l’Italia, ma la partita è molto serrata. Secondo Bruxelles la carne, i salumi ed il vino sarebbero pericolosi per la salute e come tale andrebbero esclusi dai fondi destinati alla promozione. Il Presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi commenta amaro: “non c’è pace per il nostro agroalimentare, dopo lo stop al bollino nero sui nostri vini, ci aspettiamo un altro risultato a favore del nostro agroalimentare di qualità”.

Il presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini e il Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia hanno inviato una lettera a diversi Commissari europei, tra cui il Commissario Gentiloni ed il Commissario Woicjechowski, per scongiurare l’esclusione dai fondi della promozione di settori chiave del Made in Italy. Per Filippi è in atto una vera e propria demonizzazione di bistecche, prosciutti e insaccati per “imporre il passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale e questo è inaccettabile”.

Del resto la Toscana è la patria della bistecca fiorentina e si era schierata fin da subito contro la carne sintetica, ottenuta in laboratorio da cellule in vitreo. Filippi parla di “carne Frankenstein” che ha beneficiato di ingenti risorse pubbliche concesse dalla stessa Unione Europea a favore di aziende private. “Dietro il business della carne in provetta si nascondono interessi economici e speculazioni internazionali atte a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea”. Coldiretti ribadisce la contrarietà a decisioni semplicistiche che penalizzano ingiustamente i prodotti indipendentemente dalle quantità consumate, mentre l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati giornalmente.

Exit mobile version