Fortunati (Assoturismo Umbria): “A breve avremo grandissima crisi economica”

Matteo Fortunati

Caro energia, aumento delle bollette, imprese turistiche e recettive che non ce la fanno. Si preannuncia una primavera calda, come sintetizza il presidente di Assoturismo Umbria Matteo Fortunati: “Credo sia arrivato il momento di farci sentire, di alzare la voce. Che si può fare, manifestare? Abbiamo fatto tutto quello che ci hanno detto: chiusure, adeguamenti alle normative, abbiamo messo le barriere, green pass e green pass rafforzato. La gente è spaventata, sta chiusa in casa. C’è una gran confusione tuttora sul green pass: a uno spagnolo che chiedo, quello rinforzato che da loro nemmeno c’è? In più, i vaccini russo e cinese non vengono accettati in Italia. Siamo sull’orlo di una situazione gravissima, il Governo ne deve prendere atto. Quando sarà finito anche Sanremo, ci accorgeremo di quanto è butta la situazione. Io non so più come dirlo, questo è un grido d’allarme e un monito per i politici”.

Fortunati entra maggiormente nei dettagli della situazione: “Abbiamo una nazione, la Cina, che si sta accaparrando tutto, ha acquistato l’80 per cento di queste riserve in Africa e in altri Paesi. Sta comprando anche i porti e il costo per il trasporto delle merci è aumentato esponenzialmente. Prima spostare un container da un continente all’altro costava 1.500 euro, ora 12 mila, e sono tutti occupati, non se ne trovano più”. L’Italia, purtroppo, non è autosufficiente per il gas: “Lo prendiamo dalla Russia. Stiamo tutti subendo il problema delle bollette esorbitanti, siamo in una fase grave, che a breve porterà ancora più problemi. I prezzi aumenteranno ancora e le famiglie si impoveriranno. Le aziende piccole, ma anche quelle grandi, hanno lanciato pure loro il grido d’allarme. Il Governo deve intervenire, non solo con i ristori risibili – che noi ci aspettavamo robusti – ma dovrebbe tornare a produrre un piano strategico di estrazione del gas e del petrolio e dare un incentivo alle pale eoliche, bloccate spesso da vincoli paesaggistici”. Fortunati è chiarissimo: “A breve avremo una grandissima crisi economica”.

Non c’è più tempo: “Dobbiamo intervenire perché si rischia la rottura tra il tessuto produttivo e quello di rappresentanza politica. Prevedo situazioni anche gravi di disperazione. Agli imprenditori stanno pure arrivando le cartelle esattoriali, che si aggiungono al caro gas”.

In Umbria, si rischia la chiusura totale di locali e hotel: “Già oggi, ad Assisi, molte attività turistiche e recettive sono chiuse, così come gli hotel. I ristoranti aprono soltanto la sera e nel fine settimana. Tutti stanno tagliando i costi. E i prezzi dei menù sono aumentati del 20-30 per cento”. Come dire che siamo tutti sulla stessa barca, imprenditori, commercianti e consumatori. E fa acqua. Molta acqua questa barca.

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