Infortuni sul lavoro: Marche, 15 mila nel 2021

Giuseppe Galli, Cgil Marche

Nel 2021 sono aumentati gli infortuni sul lavoro nelle Marche: sono stati infatti 15 mila, 847 in più rispetto al 2020; di questi, 30 sono risultati mortali. Nell’ultimo decennio, sono stati denunciati 212 mila infortuni sul lavoro, 388 fatali. La Cgil Marche ha analizzato il periodo gennaio – novembre 2021, in cui si è registrato un incremento del 6 per cento degli infortuni. Quelli in occasione di lavoro, sono aumentati del 3,7 per cento, quelli in itinere del 22,3 per cento.

“Il sistema produttivo marchigiano – dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche impegnato nella ripresa post-covid, nella ricostruzione post-sisma e nell’esecuzione degli appalti finanziati dal Pnrr con crono programmi stabiliti, dovrà misurarsi con un forte intervento istituzionale e datoriale nella formazione dei lavoratori e nella conoscenza dei rischi connessi alle attività produttive. Ma soprattutto il sistema produttivo dovrà confrontarsi con modalità nuove, anche in vista della piena applicazione delle nuove norme in materia di salute e sicurezza sancite dal Decreto 146/2021 convertito dalla legge 215/2021”.

In tal senso, “confidiamo in una proficua collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali che sono chiamati alla vigilanza, alla formazione dei lavoratori e alla piena applicazione delle norme che tutelano i lavoratori, soprattutto per la fase di ripesa che si preannuncia dal 2022”. Cgil chiede alla Regione Marche “di mettere mano alla prevenzione con risorse e organici in numero adeguato per incrementare i controlli nelle aziende e nei cantieri”.

Sul sindacato, Galli dice: “Il ruolo degli R.L.S (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) dovrà essere rilanciato in tutti i luoghi di lavoro”. Un forte segnale di cambiamento è richiesto per quel che riguarda la precarietà del lavoro che determina la ricattabilità dei lavoratori. Serviranno confronti veri con le imprese.

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