Le Marche nel bicchiere: presentata la 14esima edizione della guida

Le Marche sono una grande enoteca. Che viene raccontata nell’edizione 2022 de ‘Le Marche nel bicchiere‘, la guida per scoprire i vini migliori della regione. Qui possono nutrirsi di informazioni gli appassionati, i professionisti e gli enoturisti per trovare notizie su cantine, vine, spumanti, passiti, oli monovarietali del territorio.

A presentare la quattordicesima edizione della guida è stato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, insieme al vice Mirco Carloni, al presidente dell’Associazione italiana sommelier Marche Stefano Isidori e al direttore dell’Assam Andrea Bordoni. Così Acquaroli: “Il settore enologico ci pone davanti alla sfida del marketing territoriale, costruita attorno alla filiera che lega il vino e l’olio all’enogastronomia. Dobbiamo lavorare assieme, istituzioni e produttori, non per fare emergere la singola specificità, ma la straordinaria capacità delle Marche di disporre delle carte in regola per emergere a livello nazionale e internazionale”.

Nell’introduzione al volume, Carloni parla di comparto vinicolo e oleicolo come di un “repertorio sicuramente frammentato, ma intimamente legato al territorio, alle sue caratteristiche pedologiche e culturali. La frammentazione diventa ricchezza organolettica che suggerisce di percorrere le Marche da Nord a Sud, in lungo e in largo, alla scoperta di un mondo agroalimentare che è uno scrigno impareggiabile di sapori davvero unici”. Il vice presidente ha poi sottolineato, durante la presentazione: “Abbiamo emanato un testo normativo che mancava nella nostra regione. Consentirà di trasformare i luoghi di produzione in spazi di accoglienza e somministrazione. Dobbiamo percorrere, con convinzione, questa strada che si è aperta. Grazie all’enoturismo molte persone potranno venire nelle Marche per girare le cantine attraverso i cammini che stiamo preparando, dando vita a un turismo esperienziale che è strettamente connaturato al mondo agricolo”.

La guida è stata curata da sommelier e Carloni ne loda l’utilità: “Il sommelier è come lo storico dell’arte. Il vino bevuto da un profano può essere percepito come buono o meno buono a seconda della propria sensazione. Raccontato da un sommelier è come un quadro spiegato dallo storico dell’arte che ti fa vedere il dipinto che non vedi”. Il presidente dell’Ais, Stefano Isidori, ha aggiunto: “Sfogliando la guida, si possono trovare utili informazioni su come raggiungere la cantina, sulla tipologia di agricoltura effettuata, i vitigni più coltivati, brevi recensioni di alcune etichette. Lo scorso ottobre la guida è stata presentata al Salone del libro di Torino, riscontrando attestati di apprezzamento”.

In collegamento è intervenuto Armando Fascioni, direttore del Consorzio Vini Piceni, in sala stampa il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela Vini Alberto Mazzoni: “Negli ultimi 30 anni è cresciuto tutto il sistema agroalimentare marchigiano – ha detto Mazzoni – Abbiamo avuto la consapevolezza e la determinazione di insistere sulle nostre tipologie, sui prodotti autoctoni del territorio. È cresciuto il sistema perché sono cresciute le aziende, grazie anche a un ricambio generazionale sostenuto dalla politica. Abbiamo compreso che, per crescere, occorre fare squadra, come accaduto nel comparto enologico in cui oggi raccogliamo i risultati”.

Per quel che riguarda l’olio, il direttore Assam Bordoni ha detto che le varietà autoctone e il legame olio-territorio sono “una carta vincente che i nostri produttori possono utilizzare per distinguersi a livello nazionale e conquistare una propria fetta di mercato. L’auspicio è che il settore oleicolo, puntando sul monovarietale, possa percorre la strada di successo tracciata dal vino. Diversificandosi si acquisisce competitività sul mercato. Gli oli monovarietali si stanno prendendo la scena grazie alla loro facile identificazione, strettamente legata alla qualità del prodotto”.

La 14esima edizione della guida è frutto del lavoro di Maria Spuria e Bruno Paialunga (Ais Marche) ed è il risultato della degustazione di vini, spumanti e passiti delle 254 cantine marchigiane (cresciute di 17 unità rispetto allo scorso anno) che hanno aderito al progetto. La commissione di degustazione professionale dell’Ais Marche, composta da 57 degustatori ufficiali, ha esaminato 1.043 campioni, rigorosamente alla cieca, stilando per ognuno l’analisi sensoriale e suggerendone l’abbinamento gastronomico. Settanta di vini, con il simbolo del Picchio, hanno ricevuto l’eccellenza perché hanno colpito i degustatori. Altri 11 sono stati segnalati per il Salvadanaio per il più favorevole rapporto qualità/prezzo. Confermata la sezione dedicata agli oli, con l’inserimento della valutazioni sensoriali di 50 oli monovarietali di 30 aziende delle Marche, effettuate dal panel regionale ‘Assam Marche’.

La guida è stata stampata in 7 mila copie e sarà distribuita ai soci dell’Ais. Si può acquistare nelle edicole e nelle librerie di Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna. E anche online.

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