Campari: Fai Cisl, azionariato è salto di qualità

Si è concluso poco fa il coordinamento sindacale del gruppo Campari, che ha dato il via al Piano di partecipazione azionaria per tutti i dipendenti. Lo fa sapere la Fai Cisl.

“Da lunedì prossimo – spiega Massimiliano Albanese, del coordinamento nazionale industria alimentare della Fai Cisl – prenderà il via il progetto con una campagna di adesione per i dipendenti al Piano di partecipazione, che sarà operativo dal primo gennaio 2022. E’ previsto anche un meccanismo per la maturazione di un’azione gratuita aggiuntiva per ogni due azioni acquistate e possedute da parte di ogni dipendente che aderisce al Piano. Per noi l’avvio del progetto rappresenta un passo in avanti davvero importante, anche perché oltre alla partecipazione finanziaria, i lavoratori acquisiscono specifici diritti di informazione e spazi decisionali. Infatti, essere azionista Campari, permette di partecipare all’Assemblea generale annuale e di prendere decisioni congiunte sul futuro della propria azienda”.

Fondato nel 1860 in Italia, il Gruppo Campari specialmente negli ultimi quindici anni ha avuto un grande sviluppo, tanto che oggi è il sesto player mondiale per importanza nell’industria degli spirit di marca. La multinazionale ha 22 impianti produttivi e impiega 4 mila persone in tutto. In Italia, troviamo la sede centrale di Sesto San Giovanni e i quattro stabilimenti di Canale, Novi Ligure, Alghero e Caltanissetta.

Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl, commenta: “Il Piano rappresenta un salto di qualità per le relazioni industriali in chiave innovativa e partecipativa, come da sempre promosso dalla Fai e dalla Cisl, e si affianca al già rodato integrativo di Gruppo con il premio di risultato e i piani di welfare aziendale, ampliando i principi fondamentali di partecipazione e democrazia economica. E’ una strada che ci auguriamo venga intrapresa presto anche da altre realtà produttive”.

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