Confesercenti sui prezzi: prevedibili aumenti di settembre

Prevedibile l’aumento dei prezzi al consumo di settembre. A dirlo è l’Ufficio economico Confesercenti, che aggiunge: è stato contenuto. I prezzi alla produzione, soprattutto per materie prime ed energetici, sono saliti del 7 per cento dallo scorso marzo a oggi, più velocemente e di tanto rispetto all’inflazione. Confesercenti commenta in questo modo le stime preliminari dell’Istat sui prezzi al consumo di settembre.

“La ripresa dell’economia globale e dei prezzi dei beni energetici e delle materie prime – ad esempio quelle legate alla produzione di pasta, pane e altri beni alimentari – stanno spingendo l’inflazione anche nel nostro Paese: secondo le nostre previsioni, il tasso di crescita dei prezzi potrebbe superare, nei prossimi mesi, temporaneamente la soglia del 3%”.

Fino a questo momento, le imprese – soprattutto quelle della distribuzione commerciale – hanno assorbito quasi del tutto gli aumenti subiti: l’inflazione è spinta in su dal comparto energetico regolamentato, che conferma il +34 per cento di agosto, e in generale del settore dell’energia. A seguire +9,7 per cento per Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, +7 per cento per trasporti. Più contenuto l’aumento del prezzo dei servizi di ristorazione e alloggio. L’inflazione acquisita di fondo resta allo 0,8 per cento, non una cifra preoccupante.

Confesercenti lancia il monito: “Un allarmismo eccessivo potrebbe suscitare reazioni non razionali di famiglie e imprese, con conseguenze negative sui consumi in questa fase ancora delicata. È auspicabile procedere all’approvazione di nuovi provvedimenti per attenuare l’impatto dei prossimi, prevedibili aumenti delle tariffe energetiche. Misure che devono includere anche le imprese e non solo le famiglie, per evitare di generare effetti deleteri sulla ripresa in corso”.

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